Discorso del Sindaco di Cefalù a mons. Rino Fisichella

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13 Maggio 2013, 12:37 - Comune di Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Discorso del Sindaco di Cefalù in occasione della cerimonia della firma del “Libro Rosso” da parte di mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione

Foto di Giacomo Sapienza

Eccellenza Reverendissima, mons. Rino Fisichella;
Eccellenza Reverendissima, mons. Manzella;
Gentili autorità presenti;

Nell’accogliere sua Eccellenza Reverendissima mons. Fisichella in visita a Cefalù, desidero formulare il saluto della città ed esprimere i comuni sentimenti di gratitudine per quanto da egli compiuto, in qualità di Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, come promotore decisionale presso Sua Santità Papa Benedetto XVI, della scelta del Volto del Cristo Pantocratore del nostro Duomo come icona ufficiale dell’anno della fede.
Eccellenza Reverendissima,
La scelta compiuta dal Santo Padre Benedetto onora e inorgoglisce l’intera comunità cefaludese, investendola, al contempo, della felice responsabilità di essere la custode di uno dei più alti simboli di fede e degli alti valori civili che sono alla base della civiltà moderna, della civile convivenza, dell’insieme dei diritti dell’uomo.
L’immagine del nostro Cristo Pantocratore, con il suo ricchissimo apparato simbolico, esprime l’alto senso della Divinità, della umanità, della paternità, della Giustizia.
Valori che, di là dalle diverse appartenenze religiose, costituiscono i pilastri su cui si regge la società moderna e che invitano ognuno di noi a porre in essere, ciascuno per il proprio ruolo, azioni concrete per restituire dignità e fiducia nel futuro a quella parte di umanità che, al giorno d’oggi si sente schiacciata da una grave crisi etica e materiale.
Ella, eccellenza, ha annunciato la sua visita nella nostra città come pellegrino che, in occasione della solennità liturgica dell’Ascensione, viene per riflettere e pregare sotto gli occhi di Gesù Salvatore, luce del mondo.
Il suo pellegrinaggio nella nostra città è simbolo efficace dei tanti cittadini e dei numerosi visitatori che oggi giorno pieni di ammirazione si pongono nella contemplazione del Volto del Cristo Salvatore.
La sua visita a Cefalù, Eccellenza Reverendissima, esprime in forma alta il desiderio degli uomini di incrociare il proprio sguardo con quello luminoso di Gesù Salvatore, nella sicura speranza di poter illuminare la propria vita, superando le difficoltà quotidiane e il difficile momento storico che stiamo attraversando.
Se questi sentimenti (ne sono convinto) pervadono tutti coloro che visitano la nostra Basilica Cattedrale e contemplano il volto del Pantocratore, a prescindere dai sentimenti religiosi e dalle convinzioni personali di ciascuno, ritengo di poter affermare che noi cittadini di Cefalù avvertiamo un rapporto speciale con il Salvatore.
Infatti, il Popolo Cefaludese ha sempre invocato nei momenti di difficoltà l’aiuto del Salvatore, in quanto, in ogni momento, ha avvertito il forte convincimento che il Pantocratore non smetterà mai di proteggere la città che si è posta sotto la sua protezione e che Egli, dall’Alto del catino absidale del nostro Duomo, domina con il Suo sguardo.
Per questa ragione i cittadini di Cefalù, nei secoli, hanno sempre invocato il Suo aiuto per avere raccolti favorevoli, per avere un buon pescato, per sfuggire alle calamità naturali e alle violenze della guerra.
E’ per questo motivo che i nostri padri, già nel dodicesimo secolo, festeggiavano la solennità della Trasfigurazione il sei agosto, prima che questa data diventasse la data liturgica prescelta dalla Chiesa Universale; è per questa ragione che la devozione religiosa del popolo è stata rappresentata anche nei simboli delle istituzioni civiche: lo stemma del nostro comune, che unisce, nella rappresentazione del pane e dei pesci, i simboli delle attività economiche (la pesca e l’agricoltura), che davano sostentamento al nostro popolo, con quelli della fede cristiana. E’ per questo che la “Mazza Civica” (adagiata sul tavolo), che rappresenta l’autorità comunale, è sormontata dall’immagine del Cristo trasfigurato.
Ritengo che anche al giorno d’oggi, in cui Cefalù è diventata una località universalmente nota come meta turistica, debba essere custodito il forte legame che lega le attività economiche della nostra gente (una volta la pesca e l’agricoltura, oggi il turismo) con la sua profonda essenza legata alla rappresentazione di alti valori morali e spirituali. Non ci può essere autentico sviluppo senza una forte legame con la propria storia, allo stesso modo in cui un albero non può crescere in altezza senza avere radici salde.
Per questo motivo, Eccellenza, ci piacerebbe che la sua visita nella nostra città desse un ulteriore impulso alle prospettive di sviluppo, anche nell’ambito dei circuiti turistici legati ai pellegrinaggi religiosi e al turismo spirituale.P
roprio con lo scopo di consegnare alla storia della nostra città la sua visita odierna, e fare in modo che la memoria della sua presenza oggi divenga, nel futuro, parte di quelle radici robuste che permetteranno a Cefalù di crescere verso l’alto, tra qualche minuto inviterò Ella ad apporre la sua firma sul “Libro rosso” di Cefalù che dalla fine del XV secolo raccoglie le memorie della nostra città.
Nel corso di una udienza generale, Papa Benedetto XVI ebbe a dire: “Dio ha un volto, cioè “Tu”, che può entrare in relazione, che non è chiuso nel suo cielo a guardare l’umanità”. E ancora: “l’amore ci fa conoscere il volto di Gesù nel povero, nel debole nel sofferente”.
Mi piace pensare che ogni cittadino di Cefalù, ogni visitatore, ogni pellegrino che contempla il Volto di Cristo Pantocratore, icona dell’Anno della Fede, entri in relazione con qualcosa di veramente Alto (a prescindere dalle proprie convinzioni religiose) che lo aiuti a ritrovare fiducia nel futuro e lo invogli a lavorare, nel quotidiano, per costruire un mondo nel quale ci siano sempre meno poveri e deboli.

Vi ringrazio

Cefalù 11/05/2013