2 Ottobre 2018, 16:13 - Massimo Cianfano [suoi interventi e commenti] |
QUEL CHE RESTA DEL GIORNO
È un tramonto! Non della giornata, è il tramonto dei turisti, è il tramonto della confusione, delle foto inflazionate della cattedrale, dei musei, dei vicoli caratteristici, delle facciate delle chiese e, in alcune anche dei loro interni.
È il tramonto di tutti quelli che vogliono curiosare nei piccoli o grandi negozi che offrono ricordi siciliani in terracotta, calamite da regalare a parenti e amici, dipinti realizzati nelle piccole botteghe artigiane. Ad esempio, in via Mandralisca, dove un caro amico, professore, dipinge su vari supporti, paesaggi principalmente locali. Quadri di arte vera, oppure le emozioni che dà il mare di Cefalù, sia quando calmo generando languori nei cuori degli innamorati, sia quando burrascoso, dando brividi e incutendo rispetto. I gestori dei locali e i loro collaboratori, offrono la loro ospitalità, qui sacra da sempre! Oltre alla cordialità. I turisti vanno via, tornano alle loro abitudini, ricordando le serate al fresco nella piazza Duomo o nelle viuzze che formano il centro storico, con la sensazione che lì la vita non finisca mai.
Nelle trattorie o nei ristoranti o nei bar, ritemprandosi al fresco dal caldo del giorno, peraltro mai eccessivo. Portano nelle loro fotocamere e, soprattutto nel cuore, le immagini più belle carpite, con i selfie o, con la partecipazione di altri villeggianti, quelle immagini che rivedranno nelle giornate d’inverno, magari al caldo artificiale dei caloriferi della loro casa lontano da qui, in Francia, o in Olanda, oppure in Inghilterra o più semplicemente in Italia o non so dove.
Ora ci sono ancora strascichi di turismo quelli delle gite organizzate dei pensionati o delle crociere tutto incluso.
È proprio questo il segnale che l’estate sta per finire. Cefalù, come ogni anno, torna ad essere dei Cefaludesi i quali, in questo periodo scenderanno dalle loro case poste nelle vicine campagne per tornare a quelle, del centro storico, torneranno a circolare liberamente senza più quel fastidio dei turisti. Come ogni medaglia, anche questa ha due facce: contenti i Cefaludesi, scontenti quei ristoratori che per mesi hanno offerto i loro prodotti guadagnando si! Ma favorendo il benessere collettivo.
Chi scrive ha deciso dopo un lungo peregrinare di stabilirsi qui, in questa ridente cittadina sulla costa settentrionale della Sicilia, tra l’altro sul mare, il che non guasta considerando che, come tanti vecchi, soffro di pressione alta e mancanza da vitamina D. Sfido chiunque a non soffrirne con il clima mugellano. Perciò sono qui per sempre, o almeno fino a che la sorte me lo concederà. Il motivo? Non è difficile: il mare, il sole, il clima e le persone ospitali e cordiali.
Ho trascorso tanto tempo nel Mugello, terra bellissima, ma inospitale dal punto di vista del clima, ho collezionato negli anni trascorsi lì un numero incredibile di tossi, raffreddori, bronchiti e malumori per giornate umide, nebbiose e grigie.
Poi un bel dì ho deciso. Fatti i bagagli sono partito per Cefalù, anzi non è proprio vero: la meta iniziale erano le isole Eolie, però la mia compagna, sempre per amore di verità, mi ha fatto vedere vantaggi e svantaggi di vivere su una piccola isola quale Lipari e, a ragion veduta, siamo arrivati qui.
Per quelli che come me non posseggono la casa non ci sono grandi problemi nello spostarsi, ho cercato un appartamento arredato in affitto, l’ho trovato e mi ci sono stabilito.
Ora vivo una nuova esperienza di vita, come desideravo. “Così è se vi pare”, recitava una commedia di Pirandello. Sono quattro mesi da quando mi sono stabilito qui e non ho quasi alcun rimpianto tranne quello di non vedere mio nipote e mia figlia con la frequenza di quando stavo nel Mugello e, stare lontano dalla mia compagna. Ci si vede come nei turni delle multiproprietà: a mesi alterni, però è anche vero, che non si può avere tutto dalla vita.
Circondato da paesaggi marini, facciate di chiese - tra l’altro - molto belle e, avendo più tempo a disposizione e giornate dove stare all’aperto, ho iniziato a disegnare, con risultati, a detta delle altre persone amiche e conoscenti, molto apprezzabili.
Così tra letture e disegni e ascoltando musica, vivo la mia vecchiaia in tranquillità.
Massimo Cianfano
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