1 Agosto 2018, 23:03 - Quale Cefalù [suoi interventi e commenti] |
Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia”: Termini Imerese, passeggiata alla scoperta delle antiche porte della città
Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” si terrà giovedì 2 agosto 2018 alle ore 21,30 l’iniziativa “Termini Imerese, passeggiata alla scoperta delle antiche porte della città”. L’appuntamento è in via Garibaldi (Porta Palermo) a Termini Imerese. La manifestazione è promossa da BCsicilia, per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Per informazioni: Tel. 091.8112571 – 346.8241076 - Email: segreteria@bcsicilia.it - Facebook: BCsicilia - Twitter: BCsicilia.
Ricostruzione ideale della città di Termini Imerese nel secolo XVII.
Olio su tavola di Salvatore Contino in arte Tinosa (1922-2008), collezione privata (Modificato)
Durante il regno di Carlo V d’Asburgo (1516-1556) nel novero del potenziamento delle fortificazioni delle città costiere siciliane, fu pianificato l’ampliamento del perimetro murario (le mura nuove) di Termini Imerese. Le nuove mura, che cinsero la città con una cortina muraria provvista di scarpa e rinforzata da bastioni angolari, fu edificata nel trentacinquennio 1556-1591, per una lunghezza di circa 3,8 km. La cittadina imerese possedette inizialmente nove porte civiche: di Palermo, di Girgenti (o di Caccamo), Euracea (o della Barratina o di Bellomo o Beddomu, corrotto in Beddoma o Baddoma), di Messina (o di Pescara, dal viceré Avalos di Pescara), del Caricatore, della Sanità (o Portonello della Legname o di Artese), della Marina (o della Dogana), della Pescheria e di S. Caterina (o di S. Giovanni o della Fossola). A queste fu aggiunta, nel 1636, la porta Erculea (o Felice). Queste porte civiche, oltre ad essere importanti elementi nella struttura difensiva, costituivano i punti di accesso controllato alla cittadina imerese. Attraverso le porte civiche, avveniva il controllo daziario di persone, beni mobili (animali e mezzi di trasporto) e mercanzie, che entravano ed uscivano dall’abitato.
Alcune delle principali porte civiche, ubicate lungo le maggiori reti stradali siciliane che attraversavano la cittadina, prendevano la denominazione dalla città di destinazione del tragitto (Porta Palermo, Porta Messina, Porta Girgenti). Ovviamente, l’ingresso più importante era quello di Porta Palermo, lungo la strada che dalla capitale del Regno di Sicilia giungeva a Termini Imerese. Tra le porte civiche aperte lungo il litorale primeggiava sicuramente Porta Marina o della Dogana, vero e proprio ingresso commerciale marittimo che, pertanto, deteneva una particolare rilevanza daziaria. La visita sarà guidata dal geologo e storico locale Antonio Contino.
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