21 Luglio 2018, 21:31 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Per tre giorni ho sperato che all'operazione dei Carabinieri seguisse un ringraziamento della nostra Amministrazione a nome di tutta la Città e soprattutto quello dei familiari dei giovani e dei giovanissimi implicati. Silenzio assoluto, sebbene la stampa abbia dato ampio risalto alla notizia. Questo stesso blog ha pubblicato il comunicato dei Carabinieri, ma, nonostante esso abbia superato le cinquemila letture, non una sola voce ha espresso un ringraziamento a coloro che per tre anni hanno seguito con impegno le mosse dei distributori di droga, più correttamente distributori di morte, salvando tanti giovani e dando modo ai genitori di proteggerli.
Sei o sette arresti e la segnalazione di ben settanta giovani e giovanissimi – alcuni neppure sedicenni – sono numeri che devono far preoccupare chi ha a cuore la loro sorte. E chi più dei loro genitori può averla a cuore!? Invece, silenzio.
C'è un detto siciliano che dice che “a meravigghia s'appigghia”, cioè, ciò di cui ci si meraviglia potrebbe accadere anche a chi la prova la meraviglia, per cui bisogna tacere e comprendere. Se però chi ha compiuto l'atto criticabile non dimostra ravvedimento, non si può tacere e neppure comprendere, meno ancora perdonare. E il ravvedimento sta tutto in quel grazie ai Carabinieri. E non alludo ai giovani, ancora immaturi e incapaci di resistere alle tentazioni; parlo dei genitori, che spesso giustificano il proprio figlio, dicendo che a farlo sbagliare sono state e sono le cattive amicizie, non rendendosi conto che quel loro grazie ai Carabinieri in un niente farebbe sparire dalla loro vita queste cattive amicizie. È con l'esempio che si educano i giovani a diventare uomini onesti; è con l'esempio che si fanno crescere educati. E l'educazione imporrà loro di chiedere scusa quando sbaglieranno e di ringraziare quando qualcuno li salverà da un loro errore. È in nome di questo indispensabile esempio che avrei voluto ascoltare un grazie dalla Istituzione cittadina e da genitori dei giovani salvati.
Anch'io sono stato padre di un giovane, oggi uomo, e da padre e da cittadino sarò io a ringraziare i Carabinieri. Gli altri, se vogliono, continuino a tacere.
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