Perché a Cefalù non si rispettano il Codice della Strada e i regolamenti?

Secondo la Corte dei Conti del Veneto la realizzazione di attraversamenti pedonali su fondo stradale colorato costituisce danno erariale in quanto non solo contraria alle disposizioni poste dal codice della Strada, dal Regolamento e dai decreti e dalle direttive ministeriali, ma anche di nessuna utilità, fin qui dimostrata, per l’amministrazione stessa e la comunità amministrata oltre alla maggiore spesa sostenuta per la loro realizzazione rispetto al costo di altrettanti attraversamenti tradizionali su fondo nero/grigio scuro.

Richiamandosi all’articolo 40 del codice della strada (d.l.vo. 30 aprile 992 n. 285) che disciplina la segnaletica orizzontale, costituita da strisce, frecce e scritte poste sulla pavimentazione stradale per regolare la circolazione stradale, per guidare gli utenti e per fornire prescrizioni circa il comportamento da seguire, e che rinvia al regolamento per quanto riguarda le forme, le dimensioni, i colori, i simboli e le caratteristiche dei segnali orizzontali e, nel contempo, vieta, all’articolo 45, l’impiego di segnaletica stradale non conforme a quella stabilita dal codice stesso, dal Regolamento o dai decreti e direttive ministeriali.

E il Il Regolamento del CdS (DPR 16 dicembre 1992 n. 495) afferma testualmente che: “gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione di marcia”.

La sentenza della Corte dei Conti, sez. giur. Veneto, n. 38 depositata il 14 marzo 2017 in forza di tale normativa ha condannato per danno erariale il responsabile dell’area tecnica di un comune che aveva realizzato, nel territorio comunale, n. 55 attraversamenti pedonali su manto stradale di colorazione verde motivando, testualmente, la scelta “onde far risaltare maggiormente il colore bianco delle strisce e segnalare la discontinuità all’automobilista”.

Vale anche a Cefalù per le strisce bianche e rosse?