Dieci consiglieri chiedono le dimissioni del Presidente del Consiglio

Ritratto di Consiglieri di Opposizione

9 Maggio 2013, 17:46 - Consiglieri di ...   [suoi interventi e commenti]

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ILL.MO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DEL COMUNE DI CEFALU’

I sottoscritti Riggio Francesco, Cassata Giovanni, Messina Pasquale, Messina Patrizia, Liberto Vincenzo, Giardina Rosario, Lombardo Mauro, Scialabba Mauro, Larosa Marco e Iuppa Giovanni, Consiglieri Comunali del Comune di Cefalù,

PREMESSA

- La Censura del 23/01/2013, determinata dall’omessa Convocazione del Consiglio Comunale con gli estremi di necessità ed urgenza, malgrado le istanze proposte in tal senso da ben tredici Consiglieri Comunali, con la quale veniva contestata al Presidente del Consiglio Comunale, l’eccessiva ingerenza del Primo Cittadino nella conduzione dei lavori Consiliari, anche alla luce delle dichiarazioni dallo stesso rese circa il suo preventivo raccordarsi con il Sindaco.

CONSIDERATO

- Che la medesima Censura ha determinato l’approvazione a maggioranza assoluta dello stralcio dall’Ordine del Giorno del punto relativo alle “Comunicazioni del Sindaco” in ragione della palese violazione dell’art. 8 comma II del Regolamento del Consiglio Comunale, perpetrata dal Presidente del Consiglio, il quale ha consentito più volte al Sindaco di esibirsi in veri e propri comizi elettorali, tenuti in apertura del Consiglio Comunale, senza alcun contraddittorio o limite temporale.
- Che il Presidente del Consiglio, malgrado la diversa determinazione assunta dalla Conferenza dei Capigruppo, dopo avere convocato con gli estremi di necessità ed urgenza il Consiglio Comunale per il giorno 12/04/2012 e dopo avere invitato i Consiglieri Comunali alla firma del registro delle presenze ed avere egli stesso apposto la firma, si è allontanato per oltre due ore dall’Aula Consiliare per prendere parte, come dallo stesso dichiarato, ad una riunione indetta dal Sindaco, all’esito della quale i Consiglieri Comunali di maggioranza, Presidente del Consiglio compreso, hanno deciso di disertare l’Aula, allo scopo di far venir meno il numero legale necessario per la validità della Seduta.
- Che il Presidente del Consiglio ha in seguito continuato a non garantire l’autonomia e l’indipendenza dell’Organo Consiliare anche in occasione della Conferenza dei Capigruppo del 02/05/2013, allorquando i Capigruppo dei Gruppi Consiliari di PDL, Grande Sud e Gruppo Misto, rappresentanti la maggioranza assoluta dei Consiglieri Comunali, hanno formulato espressa richiesta di inserire all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale dell’08/05/2013, la proposta di delibera di sospensione della Tassa di Soggiorno a tempo indeterminato e, anche questa volta, incurante della volontà espressa dalla maggioranza dei Consiglieri Comunali, accampando futili impedimenti formali e adducendo la necessità di acquisire ulteriori pareri in merito alla legittimità dell’inserimento di detto punto all’Ordine del Giorno, non ha ritenuto opportuno ottemperare alla richiesta.
- Che, malgrado il parere contrario espresso dai predetti Capigruppo in seno alla medesima Conferenza e la recente citata delibera del Consiglio Comunale relativa allo stralcio dall’Ordine del Giorno delle Comunicazioni del Sindaco, il Presidente del Consiglio ha stabilito ugualmente di inserire all’Ordine del Giorno il punto relativo alla “Relazione del Sindaco sulla condizione economico-finanziaria dell’Ente”, senza neppure garantire ai Consiglieri Comunali la preventiva disponibilità di documentazione scritta come legittimamente richiesto dai medesimi Capigruppo.

RITENUTO

- Che i superiori accadimenti sono certamente determinati dall’eccessiva ingerenza del Sindaco nella gestione dei lavori del Consiglio Comunale.

ATTESO

- Che il Presidente del Consiglio nelle sue esternazioni e dichiarazioni ha sempre ritenuto legittimo sostenere che le sue decisioni non possono prescindere dalla sua storica appartenenza politica tanto da arrivare a dichiarare che “… non ha mai ingannato i cittadini affermando un (falso) distacco dal progetto di Governo di questa Città, rappresentato dall’Amministrazione Lapunzina.”; o addirittura, sostenendo che la “… polemica tra Presidente e Consiglieri, rientra nella dialettica del cammino ordinario del Consiglio, fra chi fa parte del Progetto di Governo della Città e chi si oppone per le proprie convinzioni.”.

RILEVATO

- Che il Presidente del Consiglio si è reso più volte pubblicamente protagonista di attacchi personali in danno di Consiglieri Comunali o di privati cittadini del tutto estranei alla sana dialettica politica con dichiarazioni ingiuriose e sopratutto irrispettose della dignità personale. Tra le tante esternazioni: “... lo invito ad addestrare meglio i consiglieri da lui consigliati, facendo studiare loro con minore fretta le procedure e gli Atti di Consiglio. …”; “… senza che alcuno ricordi mai della sua esistenza nulla di significativo (escluso forse qualche canestro al Basket), dice pubbliche menzogne e offende gratuitamente, mentre dovrebbe impegnarsi di più per superare le sue negligenze di Consigliere Comunale, quando il suo imperituro studio di insigne e titolato uomo di Legge gliene desse il tempo. ... ritengo che il Consigliere … manifesti un preoccupante deficit nell’abilità base della lettura …”; “… continue e spudorate falsità che ho visto vomitare a questo che dovrebbe essere un organo di informazione. …”; “… Quanto piuttosto perché esse si prestano a qualche tal mestatore con pessime radici ideologiche, il quale, ignorante da ogni punto di vista, specula da queste un istante di visibilità abbaiando invano. …”; “… rammento che spesso le visioni con eunuchi e odalische sono proprie di quanti hanno ormai l’andamento del cervello inversamente proporzionale a quello della prostata”; “... da lui, Cavaliere dell’Ordine Teutonico, mi aspetterei anzitutto la riservatezza che contraddistingue gli appartenenti ad un ordine religioso e una teutonica precisione che non dimostra di avere, ancor più perché Ragioniere e perfino ex Consigliere Comunale sempre al governo della Città (seppur con prove politiche non molto edificanti per Cefalù).".
- Che il Presidente del Consiglio ha persino definito buona parte dei Consiglieri Comunali “… uno strano siparietto o anche “… un vario ed assortito, nonché pittoresco, gruppo di Consiglieri che spesso hanno interpretazioni assai bislacche di norme e procedure.

VALUTATO

- Che alla luce dei superiori accadimenti il Presidente del Consiglio abbia dato prova di non essere in grado di garantire l’autonomia e l’indipendenza del Consiglio Comunale e di non dare adeguate garanzie al decoro istituzionale,

CHIEDONO

Le formali dimissioni del Presidente del Consiglio.

Si allegano:

  • Atto di Censura del 23/01/2013;
  • N. 2 missive del Presidente del Consiglio pubblicate da Cefalunews.net in data 05/05/2013;
  • Missiva del Presidente del Consiglio pubblicata da Cefalunews.net in data 03/05/2013;
  • Missiva del Presidente del Consiglio pubblicata da Cefalunews.net in data 13/04/2013;
  • Missiva del Presidente del Consiglio pubblicata da Cefalunews.net in data 12/04/2013
  • Missiva del Presidente del Consiglio pubblicata da Cefalunews.net in data 19/01/2013;
  • Missiva del Presidente del Consiglio pubblicata da Qualecefalu.it in data 11/09/2012. (https://www.qualecefalu.it/comment/541)

Cefalù, lì 07/05/2013

F.to Riggio Francesco, Cassata Giovanni, Messina Pasquale, Messina Patrizia, Liberto Vincenzo, Giardina Rosario, Lombardo Mauro, Scialabba Mauro, Larosa Marco e Iuppa Giovanni

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