Rinvio a giudizio e Istituzioni dormienti

Ritratto di Angelo Sciortino

26 Maggio 2018, 20:37 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Il prossimo 13 luglio sarà celebrata la prima udienza pubblica relativa al rinvio a giudizio del Sindaco e di due dipendenti comunali. Poiché le imputazioni creano un grave danno all'immagine di Cefalù, avevo suggerito alla Giunta di costituirsi parte civile (https://www.qualecefalu.it/node/21783), forte anche dell'esempio del dottore Abbate, che, quando da sindaco di Pollina fu rinviato a giudizio – poi assolto – non solo pretese che la sua Giunta si costituisse parte civile, ma chiese che l'avvocato fosse nominato dai consiglieri di opposizione.

La Giunta del sindaco Lapunzina invece non ha compiuto alcun atto ed è rimasta silente. Altrettanto silente è rimasto l'intero Consiglio comunale. E dire che in più occasioni il Comune si è costituito parte civile per inezie contro cittadini colpevoli soltanto di piccole trasgressioni, come l'apertura di una finestra o la costruzione di un basso muro di recinzione, dimostrando di conoscere bene l'istituto della costituzione di parte civile.

Oggi questa regola non vale più nulla. Perché? Lascio ai lettori la risposta. Io sto studiando la situazione per vedere se entro la scadenza del 13 luglio sarà possibile ad alcuni cittadini di sostituirsi alla Istituzione che dovrebbe difendere l'immagine della loro Città. E non soltanto alla Istituzione amministrativa, ma anche ai consiglieri di opposizione, che farebbero bene, a mio parere, a smetterla di presentare interrogazioni e persino denunzie, limitandosi ad azioni più concrete, come quella chiedere essi stessi di costituirsi parte civile in un procedimento già in atto e non subordinato a loro denunzie. In fondo essi rappresentano poco più di tremila cittadini, che hanno avuto fiducia in loro!

Comunque, ormai non c'è più molto tempo al 13 luglio e sarei colpevole di grave omissione, se non tentassi di fare ciò che la Giunta e il Consiglio non hanno fatto, preferendo tacere.