15 Maggio 2018, 22:09 - Comune di Gratteri [suoi interventi e commenti] |
Il libro: L'amore a prescindere (Di Nicolò edizioni)
L’amore a prescindere; a prescindere dalle convinzioni sociali, dalle convenzioni morali, dal credo religioso, dai vincoli carnali e dai legami familiari. L’amore puro e quello venduto, l’amore disilluso e poi negato. Anche, e forse soprattutto, questo sentimento è il protagonista del romanzo che racconta le vicende di Carmelo, giovane seminarista, voce narrante del testo, unico figlio maschio cresciuto in una famiglia ad “alto tasso di religiosità”, spesso vissuta non con devozione ma con costrizione. Unica fonte di virilità per Carmelo, suo padre, che malamente accetta la vocazione del figlio, dopo averne supposto l’omosessualità, prima ancora che Carmelo se ne rendesse conto. Per questo il rapporto fra i due non è mai stato intimo; lo diventa solo dopo la morte del padre e dopo che Carmelo scopre, fra le carte, una lettera scritta alcuni anni prima dal giovane segretario del suo zio Vescovo Antonio, in cui questi annunciava che si sarebbe tolto la vita perché non riusciva a sopportare il peso di un “amore sbagliato e contro natura”. Sopraffatto dal segreto che suo padre non aveva rivelato mai a nessuno, sente l’esigenza di condividere il peso di questo improvvisa conoscenza, con quello che Carmelo ritiene la sua guida spirituale, don Alfio Carruba, simbolo, in realtà, di un clero corrotto e arrivista che farà uso di questo segreto e della fiducia incondizionata di Carmelo per raggiungere, senza nessuno scrupolo, i suoi obiettivi. “In voluntate omnia” è il motto che mette in pratica Don Alfio, apparentemente irreprensibile, il quale tiene soltanto a farsi ammirare e a non apparire mediocre, cercando di farsi avanti ad ogni costo, mediante ogni tipo di raccomandazione, di protezione e di favore. Ogni celebrazione, ogni processione sono per lui solo forme, da cui non farsi coinvolgere, diversamente sente di non esistere. Dalla delusione nasce una nuova vocazione, che è da intendersi elezione ad un amore disinteressato, dell’amore a prescindere. Fra realtà e fantasia, questo romanzo nasce da una breve discussione fra due sacerdoti ascoltata involontariamente dall’autore e riportata in modo assolutamente fedele. Reali sono i discorsi episcopali e le argomentazioni religiose reperibili in letteratura. Il tessuto narrativo si sviluppa in modo coinvolgente, accompagnato da descrizioni ambientali che ben si adattano allo stato d’animo dei personaggi.
L'autore:
Angelo Aliquò è nato a Palermo nel 1968, Laureato in architettura, dal 2001 si occupa di sanità ricoprendo diversi ruoli in questo ambito, tra cui direttore dell'ASP di Ragusa, direttore generale della SEUS 118, e attualmente direttore generale dell'istituto di Ricovero e Cura per Neurolesi Bonino Pulejo di Messina.
In precedenza per sue mandati ha ricoperto la carica di Sindaco del Comune di Gratteri e per oltre due anni Commissario straordinario del Parco delle Madonie.
Nel 2015 ha pubblicato il romanzo breve "Carta, forbice e pietra" edizione Kimerik, finalista al premio letterario Raffaele Artese di San Salvo (CH), edizione 2016; vincitore del premio (primo classificato) Microeditoria di Qualità di Chiari (BS) 2016; vincitore del premio per l'Opera Prima Mimì Marchese di Misilmeri (PA). Nel 2016 ha ricevuto inoltre il primo premio nella rassegna letteraria Polis Lascari, sezione racconti. Per la stessa casa editrice Kimerik ha pubblicato nel 2017 "Eri con me", ispirato a fatti veri accaduti a Gratteri successivamente alla II^ guerra mondiale.
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