Ancora due leggende su Gibilmanna

Ritratto di Angelo Sciortino

1 Maggio 2018, 22:28 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Soltanto per completare la mia odierna passeggiata a Gibilmanna, riporto altre due leggende.

Non c'è, comunque, soltanto la leggenda della statua attribuita al Gagini o alla sua scuola, ma anche quella di una statuetta della Vergine. Eccola.

L’altare,vicino alla balaustra dell’Altare Maggiore è dedicato ai santi: Bonaventura, Chiara, Antonio da Padova e Margherita da Cortona; quello a sinistra,di fronte, è dedicato al Padre .Francesco e a San Gregorio Magno. Custodita in una campana di cristallo, vi si osserva la statuetta dell'Addolorata, rinvenuta miracolosamente in un tronco di quercia nei pressi di Cefalù.

A colpi di scure il tronco fu squarciato e in esso fu scoperta una statuetta raffigurante Maria SS.Addolorata Per una notte fu posta nella chiesa che sta fuori le mura di Cefalù. Il giorno appresso doveva essere trasportata con solennità dentro l’abitato, ma con grande meraviglia di tutti la sacra immagine non fu più trovata dove era stata provvisoriamente posta. Fu ritrovata allo stesso posto di prima, nel cavo della stessa quercia. Il Vescovo decise di trasportare la statuetta con una solenne processione al Santuario di Gibilmanna ove si conserva.

Un'altra leggenda riguarda il Crocifisso ligneo. È un antico crocifisso di legno, forse del tempo dei benedettini.

La leggenda vuole che abbia parlato a P. Ivone da Messina dicendo: “qui governa mia Madre, a lei rivolgi le tue preghiere per i bisogni della famiglia”.