27 Aprile 2018, 16:11 - Quale Cefalù [suoi interventi e commenti] |
Ultima tappa del viaggio nella Preistoria di Termini Imerese organizzato da BCsicilia
Si conclude con l’ultima visita guidata il viaggio nella Preistoria di Termini Imerese organizzato da BCsicilia. L’appuntamento per scoprire le tracce dell’uomo antico nel territorio è per domenica 29 aprile 2018 con la visita ai Ripari preistorici nella città e nel territorio: il Riparo del Castello, di Borgo scuro (nella foto), di Contrada Franco.
L’escursione sarà effettuata con mezzo proprio con partenza alle ore 9,00 da piazza S. Antonio a Termini Imerese. Per informazioni e prenotazioni: Email: terminiimerese@bcsicilia.it - Tel. 091.8112571 – 346.8241076.
La ricerca sulla preistoria di Termini Imerese inizia circa 150 anni fa, a seguito della prima scoperta, per opera dell’erudito sacerdote Carmelo Palumbo, che rinvenne in una contrada i segni dei “nostri antichissimi padri, allorquando traevano vita nomade e quasi selvaggia”. Successivamente a quel primo ritrovamento, che si inseriva nel grande fermento di studi che in Europa avrebbe portato alla nascita della moderna paletnologia, le segnalazioni si moltiplicarono, contribuendo a delineare le varie facies culturali che si sono succedute, in una dozzina di millenni, nel territorio termitano.
Sulla base dei reperti custoditi nei Musei di Termini Imerese e Palermo, si può affermare che il territorio termitano sia stato frequentato da gruppi di cacciatori e raccoglitori paleolitici (all’incirca 13000–8000 a. C.) e poi da comunità umane che hanno percorso tutto l’arco della preistoria siciliana. Quanto conosciamo si deve a coloro che con passione hanno cercato i segni lasciati dall’uomo sin dal suo prima apparire nel nostro territorio. La maggior parte delle scoperte furono realizzate nella seconda metà dell’Ottocento, all’alba delle ricerche paletnologiche nel nostro paese, per mano di due amici: Carmelo Palumbo ed il geologo Saverio Ciofalo, termitani entrambi, a cui si unì successivamente Giuseppe Patiri, uomo erudito molto più di altri contemporanei. Senza dimenticare, nell’arco di un secolo, il contributo di studiosi come Luigi Mauceri, Ettore Gabrici, Jole Bovio Marconi, Paolo Graziosi, Giovanni Mannino, Sebastiano Tusa, e le diverse personalità italiane e straniere, come il Von Andrian, lo Schweinfurth, il Vaufrey, che all’inizio del secolo scorso, richiamati dalle scoperte avvenute, visitarono il territorio.
Per Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia “Con la visita ai ripari del territorio dove è registrata la presenza dell’uomo antico, si conclude il viaggio nella preistoria di Termini Imerese. Una serie di escursioni che hanno permesso di conoscere i luoghi che videro la presenza dell’Homo Sapiens Sapiens nel Paleolitico finale, quando l’ambiente aveva raggiunto l’attuale configurazione ed il clima era leggermente più freddo dell’attuale. L’iniziativa di BCsicilia non era solo mirata alla conoscenza dei segni della presenza preistorica nell’area ma anche come momento di valorizzazione delle risorse archeologiche del territorio, insieme alla sollecitazione per la ripresa della ricerca e riportare alla luce le tracce degli uomini del Paleolitico, del Neolitico e dell’Età dei metalli che Termini Imerese ancora conserva”.
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