M5S: forse rischiamo troppo

Ritratto di Angelo Sciortino

10 Aprile 2018, 08:00 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Per capire il M5S non serve seguire Di Maio, aspirante Presidente del Consiglio, ma Davide Casaleggio, in questo momento l'uomo politico più potente d'Italia, co-erede del marchio Cinque Stelle, che non fa mistero di considerare la politica come la risultante, e non il motore, di una dinamica che scaturisce dall’evolversi dei processi produttivi.

Su questo punto sono d'accordo con lui, al punto da ritenere un pericolo il considerare la politica come il vero e unico motore dell'economia. Non sono d'accordo, invece, sugli scenari che disegna di un nuovo e più felice sviluppo della nostra libertà e della democrazia. Egli affida questo sviluppo a una sorta di macchina simile alla “rete internet”, come ha dichiarato in una sua intervista al Sole24Ore.

L’innovazione tecnologica è, a un tempo, il suo credo e la frontiera inesplorata del futuro. Davide Casaleggio all’appuntamento con la “Rete”, che si fa “diritto e strumento di condivisione del sapere”, intende giungere da controllore del mezzo che trascina con sé la politica ingabbiata nelle meccaniche occulte dell’intelligenza artificiale. Nessuna meraviglia, dunque, se per il nuovo ideologo del grillismo le categorie Otto-Novecentesche di Destra e Sinistra siano superate, obsolete, mancanti dell’attitudine a stare al passo con i tempi. Per Davide Casaleggio la forma della conoscenza filtrata e veicolata attraverso la “Rete” ha preso il posto delle ideologie nel vissuto dei cittadini. Quindi, se la tecnologia si è fatta carico di trasmettere la Conoscenza, a maggior ragione una piattaforma digitale può surrogare il tradizionale processo democratico di formazione del consenso, svuotando di significato e di contenuto il principio della partecipazione fisica del comune cittadino al confronto praticato nei luoghi convenzionali del dibattito politico.

Una macchina ci farà comunicare, una macchina ci farà votare, una macchina ci farà scegliere ciò che pensiamo che sia meglio per noi e per l’universo di prossimità che abitiamo. E sempre una macchina ci inibirà di praticare la solitudine, intesa come momento sublime di libertà. Lo star soli, che per taluni ancora oggi è vissuto come uno stato di grazia, nel futuro a Cinque Stelle non sarà più consentito, perché anche la minima traccia colta attraverso la “Rete” sarà indelebile. Saremo tutti reperibili, che lo vogliamo o no. Davide Casaleggio, ponendosi sulle orme del George Orwell di “1984”, delinea un “Grande Fratello”, immortale perché immateriale, che si prenda cura dei miliardi di “piccoli fratelli”, fatti di carne ed ossa, sangue e sentimenti, e li sollevi dalla fatica desueta della decisione.

Tuttavia, ugualmente sulla scia di Orwell, ma nella versione “Fattoria degli animali”, l’uguaglianza universale alla quale saranno costretti gli individui sarà comunque derogata dalla presenza di un nucleo di “fratelli” statutariamente “più eguali degli altri”. Costoro, i detentori dei codici di decrittazione delle volontà individuali e dell’idem sentire comunitario, saranno il nuovo potere, che non ha bisogno di alcun processo democratico per legittimarsi. Sarebbe uno scenario da incubo se non fosse che il momentaneo successo di pubblico che sembra aver investito i Cinque Stelle, prima che da Rousseau è passato per il pieno di voti elettorali ottenuti nella zona Settecannoli di Palermo o nella Napoli di Scampia. E questo vorrà pur dire qualcosa!

Secondo me vuol dire soltanto che stiamo correndo il serio pericolo di perdere la libertà. Della mia m'importa poco, perché sono sul finire dei miei giorni terreni, ma m'importa per quelli che verranno.

William Shirer, autore della monumentale “Storia del Terzo Reich”, proprio nella parte introduttiva della propria ricostruzione premette il fatto che “al popolo tedesco mai potrà essere perdonato di avere votato in massa per Adolf Hitler e di averlo in pratica sostenuto fino alla fine”. Spero che non accada lo stesso al popolo italiano per aver votato Grillo o Casaleggio.