Micciché e Vicari nominati sottosegretari

Ritratto di Quale Cefalù

3 Maggio 2013, 13:10 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Il Consiglio dei Ministri, convocato ieri sera a sorpresa, ha nominato 30 sottosegretari, nei limiti imposti dalla legge, e 10 viceministri.
Tra i sottosegretari sono stati nominati anche Gianfranco Micciché, leader di Grande sud, che va alla Presidenza del Consiglio con delega alla Pubblica amministrazione e semplificazione e Simona Vicari, commissario del Pdl per la provincia di Palermo, ex sindaco di Cefalù, nominata sottosegretario allo Sviluppo Economico.
In una nota di Palazzo Chigi si legge: «Ai sottosegretari parlamentari, come già annunciato dal Presidente del Consiglio nel discorso alle Camere, non sarà corrisposto lo stipendio aggiuntivo. Inoltre gli uffici di diretta collaborazione dei Viceministri saranno ridotti e uniformati a quelli dei Sottosegretari, con la conseguenza che non ci sarà alcun costo aggiuntivo collegato alla suddetta nomina».

Di seguito l’elenco dei nuovi Viceministri e Sottosegretari:

Presidenza del Consiglio: Giovanni Legnini (Editoria e Attuazione Programma); Sesa Amici (Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo); Sabrina De Camillis (Rapporti con il Parlamento e coord. attività Governo); Walter Ferrazza (Affari Regionali e Autonomie); Micaela Biancofiore (Pari Opportunità); Gianfranco Miccichè (Pubblica Amministrazione e Semplificazione).

Interno: Filippo Bubbico (Viceministro); Domenico Manzione; Giampiero Bocci.

Affari Esteri: Lapo Pistelli (Viceministro); Bruno Archi (Viceministro); Marta Dassù (Viceministro); Mario Giro.

Giustizia: Giuseppe Beretta; Cosimo Ferri.

Difesa: Roberta Pinotti; Gioacchino Alfano.

Economia e Finanze: Stefano Fassina (Viceministro); Luigi Casero (Viceministro); Pierpaolo Baretta; Alberto Giorgetti.

Sviluppo Economico: Carlo Calenda (Viceministro); Antonio Catricalà (Viceministro); Simona Vicari; Claudio De Vincenti.

Infrastrutture e Trasporti: Vincenzo De Luca (Viceministro); Erasmo De Angelis; Rocco Girlanda.

Politiche Agricole Forestali e Alimentari: Maurizio Martina; Giuseppe Castiglione.

Ambiente, Tutela del territorio e del mare: Marco Flavio Cirillo

Lavoro e Politiche Sociali: Cecilia Guerra (Viceministro); Jole Santelli; Carlo Dell’Aringa.

Istruzione, Università e Ricerca: Gabriele Toccafondi; Marco Rossi Doria; Gianluca Galletti.

Beni, Attività culturali e Turismo: Simonetta Giordani; Ilaria Borletti Buitoni.

Salute: Paolo Fadda.

Commenti

Dopo appena due giorni al sottosegretario del Pdl Michaela Biancofiore è stata revocata la delega alle Pari opportunità. A deciderlo è stato il Presidente del consiglio Enrico Letta dopo aver letto i giornali con l'intervista al neo sottosegretario su omofobia e gay: «Non sono omofoba. Mi piacerebbe per una volta che anche le associazioni gay, invece di autoghettizzarsi e sprecare parole per offendere chi non conoscono, magari condannassero i tanti femminicidi delle ultime ore. Difendono solo il loro interesse di parte». Le polemiche scatenate da queste dichiarazioni hanno provocato l'immediata reazione del premier che ha preferito assegnarle le più "tranquille" deleghe su Pubblica amministrazione e semplificazione insieme al neosottosegretario Gianfranco Miccichè.

Ma, anche sulle dichiarazioni del leader di Grande Sud arrivano le critiche. Ad alimentare la polemica è lo stesso «risorto» - come si autodefinisce Miccichè - il quale, quasi incredulo per il ripescaggio, ha ammesso che per la sua «resurrezione» deve ringraziare Berlusconi ma anche Raffaele Lombardo e Marcello Dell’Utri: Chi ringrazia? - chiede il giornalista Felice Cavallaro in un intervista al Corriere della Sera: «Intanto, Berlusconi. Lo devo a lui, grande stratega, protagonista assoluto di questo governo» … «Voglio ringraziare Raffaele Lombardo che per l'asse Mpa-Grande Sud ha fatto telefonate a Verdini e Berlusconi invocando la mia nomina. Chiesta anche alla consultazione di Letta». E il suo amico Dell'Utri? «Ha telefonato per i complimenti. Credo che abbia avuto anche lui un peso nelle scelte che ha fatto Berlusconi. Non mi vergogno di dirlo. Deve aver pesato».