Gli opifici reali di Ruggero II

Ritratto di Giuseppa Guercio

18 Marzo 2018, 11:18 - Giuseppa Guercio   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

GLI OPIFICI REALI DI RUGGERO II

 

È attualmente in corso nelle sale della Fondazione Mandralisca di Cefalù, l’interessante mostra dal titolo “Gli opifici reali di Ruggero II”, a cura della sezione Liceo Artistico “Diego Bianca Amato” dell’I.I.S.S. di Cefalù che si concluderà oggi, 18 marzo.

Inaugurata il 24 febbraio u.s. dalle Prof.sse Rosalba Gallà e Patrizia Di Fatta ed allestita in occasione dell’864° anniversario della morte del suddetto sovrano, essa è parte integrante del programma globale delle manifestazioni in suo onore, volute ed organizzate dall’Osservato Turistico Regionale, Ufficio di Cefalù, in collaborazione con il Comune di Cefalù e altri Enti.

Programma che comprendeva: conferenza, visite guidate al Museo Mandralisca, alla Basilica-Cattedrale ed al suo Chiostro, nonché alle Sale del Museo Diocesano, aperte per l’occasione, il corteo con sfilata dei figuranti in costumi d’epoca (indossati dagli alunni e dalle alunne del Liceo Classico “Mandralisca“ e del “Liceo Artistico”), lungo le Vie del Centro Storico di Cefalù; in concomitanza, sullo stesso percorso, erano attive le “Botteghe artigianali medievali” e si celebrava la Messa in suffragio del Re.

La manifestazione si concludeva con  il concerto finale presso il teatro comunale “S. Cicero”, magistralmente eseguito dal Maestro Diego Cannizzaro, che si è esibito alle tastiere classiche del pianoforte e del fortepiano.

Ci compiace, però, soffermarci un attimo sull’evento-mostra che si sviluppa in cartoni preparatori, elaborati vari e manufatti artistico-artigianali di eccellente fattura per attenzionare, soprattutto, anche se brevemente, i bozzetti e le esecuzioni che prendono spunto dall’abbigliamento regale di Ruggero II.

Abbigliamento, il cui fascino è dovuto alla raffinatezza dei tessuti e all’eleganza dei motivi decorativi, spesso simbolici, che venivano creati negli opifici del Palazzo Reale di Palermo.

Nel passato, come nel presente, fascino, ammirazione, interesse e curiosità non sono affatto cambiati, anzi sono e rimangono immutati nel tempo.

Oggetto di ricerca, di studio e di sperimentazione, nonché fonte di ispirazione da parte di tanti amatori e appassionati d’Arte, è senza dubbio il Mantello del Re.

Esso consta di tre diversi strati di tessuto, dei quali quello esteriore è stato studiato e riprodotto integralmente, in bozzetto, anche se in scala ridotta rispetto a quello reale, dalle alunne della prof.ssa Saja Carmela, nell’A.S. 1996/97 ed è fruibile nell’odierna esposizione.

Così come sono  ricostruiti e fruibili nei bozzetti preparatori, i motivi decorativi delle calzature, dei guanti e della dalmatica del re e, non ultima, la borchia metallica che chiude il mantello stesso, realizzata ed esposta alla mostra.

Il motivo decorativo speculare del “cammello sormontato dal leone”, simbolo del potere politico, che figura nel mantello, nonché le cromie della regalità, rosso e oro, per la loro intrinseca preziosità, hanno ispirato, nel campo della moda, il corpetto dell’abito muliebre ivi esposto e non solo.

Un obiettivo didattico imminente del Liceo Artistico è proprio quello di riprodurre il mantello regale nei propri laboratori, in scala e versione integrale, su tessuto di velluto rosso.

Non potevano mancare, nell’attuale esposizione, le teche contenenti i manufatti pregiati, eseguiti con le tecniche dei ricami a fili contati, riproducenti fedelmente, assieme ai bozzetti preparatori, i disegni dei mosaici delle stanze del palazzo Reale di Ruggero II, di Palermo, eseguiti con filati dorati, argentati e altri colori, dalle mani operose delle allieve delle prof.sse: Carmela Saja,  Patrizia Di Fatta, Anna Maria Guercio, Anna Biferi e Maria Rita Polizzano.

Ad onor del vero, parecchi dei suddetti lavori sono già noto per essere stati esposti, in precedenti ed altrettanto significativi eventi (per esempio, in occasione della proclamazione della Basilica- Cattedrale di Cefalù al 51° sito dell’UNESCO, assieme al Duomo di Monreale e ai monumenti arabo-normanni di Palermo) ma, in aggiunta ad essi sono stati esposti alcuni gioielli di nuova collezione, sempre e comunque ispirati alla tematica ruggeriana e bizantina, in ottone e alpacca, sbalzati e traforati, realizzati ovviamente nei laboratori del Liceo Artistico locale dagli alunni dei prof.ri: Sebastiano Catania, Giusy Rizzo e Carlo Arcidiacono. 

Non potevano mancare anche i gioielli interpretati, ricostruiti e realizzati artigianalmente ed autonomamente da Sandro Varzi (ex allievo dello stesso liceo nonché ricercatore instancabile), ivi compresi gli accostamenti ed i tagli delle pseudo gemme dei guanti purpurei del Re.

Sono esposti pure due pannelli raffiguranti entrambi il prospetto principale della Cattedrale cefaludese, di cui uno ligneo e l’altro in ceramica, eseguiti dagli alunni dei docenti Arianna Di Simone e Rosario Vizzini.

All’esterno della mostra, ma sempre facente parte integrante della stessa, lungo il Corso Ruggero ed esattamente nella vetrina della sede dell’ex azienda autonoma di soggiorno e turismo di Cefalù, faceva bella mostra di sé un costume femminile completo di accessori: calzature e copricapo (o capellino) binati i cui motivi ornamentali sono stati ispirati ai particolari decorativi presenti nei mosaici del Duomo cefaludense. Sono stati realizzati in  pittura su stoffa dalla prof.ssa Tilde Coco collaborata per la parte sartoriale dalla signora Nunzia Cicero, mentre le calzature, affinate all’abito, sono opera artigianale del sig. Ciccio Liberto.

Le “Botteghe artigianali medievali” sono state simulate da allievi ed allieve sempre del locale Liceo Artistico sotto la guida esperta e solerte dei docenti: Emilio Triolo e Salvina Pria (per il ferro battuto), Patrizia Di Fatta e Maria Rita Polizzano (per i merletti e le tessiture) con l’ausilio dell’assistente tecnico arch. Maria Salamone e Cettina Genovese e Rosario Vizzini (per la ceramica).

                                                                                        Giuseppa Guercio