10 Marzo 2018, 14:52 - Giuseppe Maggiore [suoi interventi e commenti] |
DIMENSIONI A CONFRONTO
Otto artisti del pennello, del disegno, della grafìa pittorica; otto culture espositive; otto visioni del reale più o meno contrastanti in un incontro lirico, elegiaco, poetico, un misto di colori, luci, prospettive, vedute, punti di vista, stilemi.
Fotografie di Salvatore Vinci
Otto squarci su una realtà esistente o mediata dalla immaginazione, composta, montata secondo la concezione del tema, frutto di otto indoli forgiate dallo studio o da estemporanee intimistiche esperienze: Catania, Collara, D'Anna, Ferraro, Forte, Forti, Morello, Schittino.
Otto artisti di vaglia, conosciuti, apprezzati, tutti fecondi creatori.
E dove nell'uno emerge il paesaggio, vivido, reale, impreziosito da dettagli esemplificativi, quasi a voler aprire un sipario su uno scenario naturale seppure connotato in prospettiva dal gusto dell'artista, nell'altro primeggia la ricostruzione menmonica d'un alcunché, il sapiente uso del disegno, la tecnica, l'impiego di determinati colori più o meno pasticciati, il chiaroscuro sfumato e quant'altro; fattori determinanti che rivelano lo spirito del pensiero, della personale inclinazione all'espressivo, della cultura assodata negli anni e plasmata dallo stile.
Lo stile! L'apporto delle diversità si manifesta nello stile, nel modo personalissimo di esprimersi, di comunicare, di dialogare attraverso la cromatura, le linee del disegno, l'inquadratura fornita dalla univoca sensibilità al tema; sinonimi, questi, che portano, tutti, a sondare l'intimo afflato degli autori rendendolo più o meno verace, sincero, credibile, rivelatore.
Da qui nasce l'opera d'arte: dal riuscire ad instillare nel fruitore quell'interesse sottile, sopraffino, esiziale, percepito dall'intuizione, che scaturisce in emozione dinanzi alla visione del mostrato. Tutta la linfa espressiva figurativamente porta, che sia essa disegno, pittura, scultura, raffigurazione di un reale filtrato attraverso il modo di essere dell'artista, attraverso la sua concezione del reale e, soprattutto, attraverso la dote della manualità che la natura gli ha elargito, tutta quanta questa ventata creatrice, perché di creazione si tratta (dal nulla al tutto), eleva l'essere umano dalla sua connaturata estrema materialità ai concetti più elevati che tendono al superamento di ogni limitante barriera.
Otto artisti. Otto espressioni. Otto nature. Otto pensieri. Otto anime nudificate dalla propria autonoma libera esternazione.
Ho parlato già in passato di alcuni di questi autori. Ho detto ciò che sentivo e che credevo di dover dire del loro essere artisti; oggi, con qualche lieve variazione, secondo il grado di maturazione acquisito da ognuno di essi (perché s'impara sempre e sempre si tende al sublime, estrema immateriale perfezione, sino all'epilogo finale), non faccio altro che ripetermi nell'apprezzare i loro contenuti elettivi.
Inutile esternare che il "Un segno di speranza" del Catania, "La Figurella" del D'Anna, "La Chiesa del Purgatorio" della Ferraro, la visione laterale del "Panorama di Cefalù" del Forte, la coinvolgente alba alla Caldura in "Primi Bagliori" della Forti e, infine, il paesaggio della città in "Sognando Cefalù" di Morello sono le opere che più mi hanno interessato.
Ma il mio è e resta semplicemente il giudizio di un incolto buongustaio e c'é, soltanto, da prenderlo con le pinze del buon senso.
Tutte le opere in mostra, tuttavia, soprattutto "Emozione Cefaludese" di Collara e "Via Mandralisca" della Schittino, per le loro inventiva e tecnica espressiva, fattori recepibili ad una più attenta e competente visione, rappresentano una ulteriore conferma a quella che si può definire, come assume Demofilo Fidani, "...la crescita dell'invenzione...".
Così, lo scorso 8 Marzo, nei locali dell'urbano Ottagono di S. Caterina impreziositi dalla gradita personalità della Sig.ra Sylvia Patti, icona indefettibile in simili manifestazioni culturali, alle 18,30, patrocinata dal Comune di Cefalù ed alla presenza del Vicesindaco Dott. Enzo Terrasi, del Presidente del Consiglio Comunale Avv. Giovanni Iuppa, dell'Assessore alla Cultura, Prof. Vincenzo Garbo che ha portato i saluti del Sindaco, Rosario Lapunzina, assente per motivi d'ufficio, delle Consigliere Prof.ssa Rosalba Gallà e D.ssa Rosangela Vinci, tutti in rappresentanza delle cittadine Istituzioni, si è inaugurata la mostra collettiva di pittura "Cefalù: vedute e visioni" indetta dalla lungimiranza dello stesso Presidente del Consiglio di cui sopra con lo scopo di acquisire le opere esposte per adornare la casa comunale, sacrario delle esigenze di tutti i cittadini; mostra che resterà vigente sino al 19 Marzo p. v.
Numerosi gli astanti che hanno reso omaggio agli artisti espositori, fra i quali presenti molti esponenti locali della cultura e dell'arte.
Cefalù, 10 Marzo 2018
Giuseppe Maggiore
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 2503 volte