Perché l'Italia è in declino

Ritratto di Angelo Sciortino

7 Febbraio 2018, 13:03 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Dal giorno di “Mani pulite” l'Italia vive come se non ci fosse più democrazia e men che meno libertà. In appena vent'anni da quel periodo burrascoso il Paese sembra affidato non più al suo governo democraticamente eletto, ma alla burocrazia amministrativa e alla Magistratura. Ne deriva il danno peggiore: un’azione peggiore di quella di togliere il diritto di voto al cittadino, e consiste nel togliergli la voglia di votare. Nessuna meraviglia, quindi, che la percentuale delle astensioni cresca ogni anno di più. Perché votare, se ormai la politica non riesce a a far valere la volontà dei cittadini, che l'hanno eletta, visto che sempre più spesso viene bloccata dalle decisioni dei Consigli di Giustizia amministrativa o della Corte Costituzionale, alle quali ricorre la burocrazia, quando la politica – nell'interesse dei cittadini! - tenta di toglierle qualcuno dei cosiddetti diritti acquisiti. Per non dire quando la Magistratura blocca la politica a prescindere, accusandola di non avere alcun diritto democratico, perché la sua elezione è figlia del voto di scambio o di traffico d'influenze.

A ben guardare, negli ultimi anni la politica sempre più spesso, pur di conservare le poltrone, si è fatta complice o della sua burocrazia o della Magistratura. Come non sottolineare lo spazio dato da Crocetta a magistrati ormai in disuso, ma pur sempre influenti in seno alla loro Ordine? Oppure, come non tener conto dell'avventura politica dell'ex Procuratore Grasso?

Si pensi, però, anche alla tacita complicità tra la Magistratura e la burocrazia, quando questa si querela contro le decisioni della politica. Persino quella impegnata nel funzionamento del sistema scolastico chiede l'intervento della Magistratura contro i corsi in inglese all'università, per dare maggiori occasioni di lavoro ai giovani. E la Magistratura l'accontenta, stabilendo la chiusura di quei corsi in nome di un'autarchia di mussoliniana memoria.

Come si vede, Magistratura e burocrazia spadroneggiano e non lasciano autonomia alla politica. Il risultato assurdo e patetico è che le scelte elettorali consentono di punire i politici, ma non i veri responsabili dell'attuale disastro economico, sociale e culturale dell'Italia dei nostri giorni, tutti senza volto e rinchiusi nei loro uffici-bunker.

Se ne rendevano conto, coloro che lanciavano monetine contro Craxi e applaudivano Di Pietro, che in questo modo stavano privandosi della loro libertà e rendevano l'Italia un Paese meno democratico dei suoi partner europei? E oggi si rendono conto che continuando così non si ferma il declino italiano?