27 Dicembre 2017, 20:11 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Giorno venti di dicembre è stata data agli interessati notizia della chiusura delle indagini e il giorno ventidue il Giornale di Sicilia ha pubblicato un articolo con un resoconto più completo di quanto avevo anticipato già due giorni prima. Entrambi gli interventi possono leggersi al seguente link: https://www.qualecefalu.it/node/21566.
È trascorsa più di una settimana, ma nessun commento del Sindaco ha chiarito come stessero le cose. Un consigliere ha chiesto le sue dimissioni nel caso di suo rinvio a giudizio, ma non credo che il problema sia quello delle sue dimissioni. Prima delle dimissioni credo che altre due sono le azioni, che dovrebbero essere compiute da un rappresentante delle Istituzioni comunali.
La prima e la più importante dovrebbe essere quella di presentarsi alla cittadinanza, magari in un pubblico comizio, per spiegare dal suo punto di vista la situazione e per assicurare che il buon nome di Cefalù sarà comunque tutelato.
La seconda azione dovrebbe essere quella di riferire al Consiglio quali sono i suoi intendimenti perché vengano allontanati i sospetti sulla eccessiva “ubbidienza” alla politica di parte della dirigenza burocratica, ridando così fiducia ai cittadini che ad amministrare siano le regole legali e non piuttosto i sistemi clientelari.
Queste due azioni sarebbero più importanti di eventuali dimissioni, di un'archiviazione del procedimento giudiziario e persino di un rinvio a giudizio con eventuale condanna.
Occorre, però, credere nelle Istituzioni, che si rappresentano, e nella politica come strumento per l'affermazione dei diritti dei cittadini.
Io aspetto pazientemente e speranzoso che il nuovo anno rechi a Cefalù il dono di una simile politica responsabile e rispettosa del Diritto e della Giustizia.
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