29 Novembre 2017, 21:53 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Per chi volesse seguire con cognizione di causa la questione relativa all'accordo tra Federalberghi e l'Amministrazione, che mi accingo a trattare, troverà sul seguente link sia il comunicato di Federalberghi e sia quello del Sindaco su facebook: https://www.qualecefalu.it/node/21493.
La frase sintesi dell'accordo raggiunto è stata pronunciata da Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi; “Un atto di grande maturità di un settore determinante e che si è dimostrato pronto a voler contribuire, anche in termini progettuali, agli interventi che, grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno, ormai presente in tutte le città a votazione (credo che volesse dire a “vocazione”) turistica italiane, potranno essere meglio pianificati.”
A parte che che la scelta della destinazione degli introiti è di spettanza dell'istituzione comunale, non vedo che cosa c'entra la maturità del settore alberghiero, se il suo solo contributo è quello di incassare la tassa di soggiorno da versare al Comune. Semmai, un altro è il problema, che doveva far parte dell'accordo. I gestori delle strutture ricettive, infatti, erano identificati come sostituto d’imposta. A far chiarezza sul ruolo del gestore ci ha pensato la Corte dei conti. Con la delibera del 19 gennaio 2013 la Corte dei Conti ha stabilito che i gestori delle strutture ricettive non possono essere identificati come sostituti d’imposta, ma come agenti contabili. Nei fatti questo ha modificato poco, se non la necessità, da parte degli host, di dover compilare il Mod. 21.
Apparentemente siamo di fronte a una variazione di poco conto, ma credo che in una riunione come quella tra albergatori e Amministrazione forse era questo a meritare una riflessione sugli aspetti pratici di come incassare la tassa di soggiorno.
Di idea diversa sembra il Sindaco, quando dichiara già il programma di spesa già deciso senza il maturo contributo degli albergatori per meglio pianificare, anche in termini progettuali, gli interventi dell'Amministrazione. Quell'Amministrazione, che così si esprime nel comunicato del Sindaco: “Le risorse saranno destinate alla promozione delle infrastrutture e attività turistiche, alla promozione delle politiche culturali e del patrimonio culturale cittadino, al sostegno degli enti e Fondazioni culturali, con particolare riferimento alla Fondazione Mandralisca, alla manutenzione dei luoghi e dei beni comunali di valore storico, culturale e turistico, come il Lungomare, il porto, il castello Bordonaro, il Teatro Cicero ecc., alle infrastrutture turistiche e ai trasporti, al decoro urbano, alla predisposizione di un Piano annuale di promozione turistica della città.” Personalmente considero quell'eccetera come una fantasiosa previsione. Somiglia tanto alla favola della giovane, che recava in un paniere, che portava sulla testa, le uova da vendere al mercato. Lungo il tragitto pensava a come avrebbe investito quell'incasso. Strada facendo, investimento dopo investimento si ritrovò ricca e sposata a un principe. Però...però i suoi eccetera finirono, quando inciampò e le uova finirono rotte e non più vendibili sul sentiero.
Temo che la stessa cosa accadrà a Cefalù, se l'Amministrazione continuerà con i suoi eccetera, come se l'elenco, che li precede, non fosse già troppo lungo e soprattutto troppo costoso.
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