Il migliore ha la rogna

Ritratto di Angelo Sciortino

2 Novembre 2017, 22:21 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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C'è un detto siciliano che recita: u megghiu avi a rugna. Mai detto fu più appropriato come nel caso della nostra classe politica; quella classe politica, che ci accingiamo a eleggere domenica prossima e che per ben cinque anni ci governerà. A passare in rassegna, infatti, i partiti e i movimenti politici, che ci chiedono fiducia, non ce n'è uno che non abbia i suoi scheletri nell'armadio. Scheletri che essi stessi fanno venire fuori, accusandosi a vicenda, come fanno i bambini, che delle loro marachelle accusano l'amichetto. In fondo dobbiamo essere grati a questi politici, perché ci danno prova del loro infantilismo e ci fanno scoprire le loro marachelle, se così possono essere definiti i loro delitti contro la democrazia e la libertà, contro i diritti dei cittadini e contro le loro stesse tasche, depauperate da una fiscalità vicinissima al 70%.

Non andando lontano e sorvolando sulle diatribe fra i concorrenti, che sono immeritevoli della nostra considerazione, fermiamoci a ciò che conosciamo direttamente; riflettiamo sulla situazione di Cefalù, per trovare suggerimenti per le prossime elezioni regionali.

Cefalù è amministrata da uomini che si richiamano al PD, che per cinque disgraziatissimi anni ha governato la Sicilia. L'ha governata come essi amministrano Cefalù: male, anzi, malissimo. Il Governo PD in Sicilia ha dilapidato i finanziamenti europei e nazionali per la formazione e l'Amministrazione cefalutana gli ha fatto da pendant, dilapidando denaro per cause perse, che presto dovrà essere pagato dai cittadini. Sul perché simili cause fossero avventate, ho scritto più volte su questo blog e ritengo pertanto noioso ripetermi, anche perché le sentenze hanno dimostrato tale avventatezza dei proponenti.

E allora? Sicuramente non riuscirò a votare per il PD e per alcuno dei candidati nelle sue liste. Per gli altri partiti tralascio ogni considerazione di natura politica, perché basata soltanto su una mia scelta ideologica e su mie personali opinioni, che potrebbero essere sbagliate, seppure sorrette da razionali argomentazioni. Piena libertà, com'è giusto in democrazia, agli elettori, con la sola limitazione che la scelta non deve cadere su candidati, che hanno dato prova non tanto della loro disonestà, ma della loro inconcludenza e spesso della loro ignoranza. Se non rispettiamo questo limite, anche per l'intera Sicilia finirà com'è finita a Cefalù, quando è stata rieletta questa Amministrazione, impossibilitata a fare il suo dovere non tanto per l'obbligo di firma del suo Sindaco, ma semplicemente per l'attenzione su ogni suo atto delle Autorità Giudiziarie.

Lo stesso accadrebbe con il nuovo Governo regionale, se a sostenerlo – chiunque ne fosse il presidente – fossero uomini di dubbia fama o di inconcludenza. L'una e l'altra non sarà difficile riconoscerle, se staremo attenti nella nostra scelta.

Ci sarebbe una seconda possibilità, astenersi dal voto, ma è una possibilità che escludo, a meno che non si sia imbelli o soltanto pronti a brontolare e lamentarsi, dopo che il misfatto sarà compiuto.