Un Occidente invertebrato

Ritratto di Angelo Sciortino

3 Ottobre 2017, 14:14 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non voglio oggi aggravare le mie condizioni di salute, parlando di Cefalù e della sua pietosa Amministrazione.

Ero ancora liceale, quando lessi due libri di Ortega y Gasset, uno dei più grandi pensatori e filosofi del '900. Il primo era un suo libro del 1930, La ribellione delle masse. In esso, con una chiarezza impareggiabile e con grande semplicità, dimostrava l'importanza dell'individuo nell'indicare agli altri la via da seguire per raggiungere un progresso civile e sociale, che non dimenticasse la legge morale.

Tante cose mi rimangono ancora in mente, ma una le supera tutte: la passeggiata su un bellissimo promontorio spingeva l'individuo fuori della massa a ripromettersi di tornarci ancora; spingeva invece quello dentro la massa a fare carte false per costruirvi una casa. Esattamente quello che è accaduto a Cefalù negli ultimi cinquant'anni!

Letto questo suo libro, fui spinto a leggere il suo Espagna invertebrada. Anche questo un testo premonitore di quel che sarebbe accaduto negli anni seguenti. Che sarebbe accaduto e che ancora purtroppo accade, se si considera quel che accade in Catalogna in questi giorni. La sola differenza consiste nel fatto che allora invertebrata era la sola Spagna, mentre oggi lo stesso Ortega scriverebbe di un'Europa invertebrata. Invertebrata per il suo silenzio sulla questione spagnola, ma anche sul suo arrendersi di fronte all'attacco di sub-culture orientali e africane. Persino la Chiesa non è più difesa dal Papa di fronte a religioni primitive e barbare, come l'Islam.

Voglio tentare, a questo punto, una breve conclusione. Sicuramente i due libri citati mi hanno insegnato tanto, soprattutto a giudicare, tenendo conto delle cause profonde dei fatti reali, che soltanto apparentemente nascono da improvvisazioni e da proteste. Ancor più mi aiutano oggi a non schierarmi al seguito di coloro che sulla Catalogna o sui misfatti contro l'ambiente giudicano senza argomenti logici. La cosa non mi rende certamente più felice, ma almeno non mi spinge a ripetere a pappagallo quel che la folla urla; non mi rende membro di un gregge, anche se aumenta la mia solitudine.