19 Agosto 2017, 18:01 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Per secoli la civiltà orientale, in primis quella cinese, ebbe grandi intuizioni in ogni campo del sapere, persino nel campo del sapere scientifico, ma tali intuizioni restarono prive di un seguito effettivo, perché mancava quello che invece l'occidente ebbe in dono dai Greci: la dimostrazione, che soltanto l'argomentazione logica può sostenere.
Il possesso della dimostrazione permise all'Occidente di surclassare la pseudo-scienza orientale e per due millenni gli concesse un progresso scientifico senza pari. Tale progresso con il tempo diede la possibilità di vincere non poche malattie epidemiche, d'intervenire chirurgicamente contro i tumori e persino nel mal funzionamento del cuore; regalò la possibilità di muoversi rapidamente con automobili e aerei, rendendo il mondo più piccolo. Fin quando tale dimostrazione fu accettata dai molti e adottata come metodo scientifico – ma non solo – l'Occidente raggiunse vertici di civiltà, che lo stesso Oriente ci invidiò e lo spinse infine a imitarci. L'India e la Cina vinsero la fame e oggi sono nazioni competitive con quelle occidentali.
Certo, la potenza scientifica fece perdere la testa a molti uomini occidentali, ma ciò non era colpa del metodo razionale, ma di questi uomini, che credevano di essere i padroni assoluti della scienza, senza la fatica di studiarla e di capirla. Un coltello, per esempio, utilissimo in tante occasioni, diviene uno strumento di morte. Non è, però, colpa del coltello né di chi per primo lo ha costruito, ma solo e soltanto di chi lo usa per uccidere o ferire, come accade con chi usa un furgone per seminare morte.
Spero di aver fatto capire la forza della dimostrazione per il progresso scientifico, ma anche culturale.
A me sembra che da parte dei miei numerosi critici non ci sia la dimostrazione delle loro intuizioni e del loro dissenso. Sorvolo sulle accuse gratuite e personali, che mai sono una dimostrazione logica della propria opinione, ma semmai una dimostrazione che chi dissente non ha gli strumenti persino per capire su che cosa dissente, e tento di spiegare il significato della mia ironia nell'intervento di ieri (https://www.qualecefalu.it/node/21111). Anzitutto, tale intervento si riferiva alla situazione caotica dell'attuale traffico di Cefalù e non ai recenti luttuosi fatti di Barcellona o a quelli precedenti della Francia, della Germania e dell'Inghilterra. Tali fatti mi sono serviti soltanto per citare i folli assassini del fondamentalismo islamico, che ho immaginato sconfitti proprio dalla nostra incuria nel difendere il nostro territorio e la nostra civiltà. E, preciso ulteriormente, tale incuria non è responsabilità soltanto del Sindaco e della sua Amministrazione, ma di noi tutti, mia e dei miei critici. Specialmente quando fra costoro c'è un consigliere comunale di maggioranza!
Temo che non sarò certamente ben compreso, ma non ho intenzione di spendere altro tempo, per spiegare allo stesso modo di come si spiega a un bambino, per cui chiudo qui il mio intervento.
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