12 Agosto 2017, 19:37 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
A seguito della constatazione del fatto che la società "Sorgenti Presidiana" ha fermato l'impianto di potabilizzazione, il Comune di Cefalù, come promesso ai cittadini nei giorni scorsi, si è immediatamente attivato per garantire l'erogazione idrica.
In particolare il sottoscritto, nella qualità di Autorità Sanitaria Locale, ha emesso in data odierna l'ordinanza N. 47 con la quale ha affidato l'incarico, ad una ditta specializzata, a provvedere, con somma urgenza, alla periodica verifica dei livelli di approvvigionamento idrico all'interno delle vasche di accumulo del serbatoio urbano e del serbatoio di Croce Parrino e al dosaggio di cloro, all'interno delle stesse, al fine di garantire dal punto di vista igienico sanitario il rispetto dei parametri microbiologici e batteriologici dell'acqua immessa nella rete idrica cittadina.
In questo modo sarà assicurata la costante erogazione di acqua in tutte le fasce orarie.
Si rammenta che è tutt'ora vigente l'ordinanza n. 50 del 17.06.2016 con la quale è stata dichiarata la non potabilità dell'acqua del pubblico acquedotto a causa del superamento dei limiti di cloruro e sodio.
Con la chiusura del Potabilizzatore la clorazione consentirà di mantenere sotto controllo i livelli batteriologici e microbiologici dell'acqua distribuita in rete.
Al contrario di quanto accade anche in comuni vicino al nostro a Cefalù, non vi è una carenza di risorsa idrica, ma l'erogazione discontinua è dipesa finora dal fatto che l'impianto di potabilizzazione, gestito dalla società "Sorgenti Presidiana" produceva la quantità minima contrattuale di 6500 m³ giornalieri, a fronte degli oltre 10.500 m³ giornalieri prodotti in passato durante la stagione turistica.
Come già più volte ribadito il Comune di Cefalù si era impegnato a garantire la prosecuzione del servizio di potabilizzazione, sia attraverso la richiesta all'autorità territoriale idrica di Palermo della necessaria autorizzazione ad anticipare la somma di euro 500.000 alla società "Sorgenti Presidiana", quale acconto per le maggiori somme dovute e con riserva di rivalsa nei confronti dal gestore del servizio idrico non appena individuato.
Tuttavia non siamo mai stati disposti ad accettare che per mantenere gli altissimi costi di potabilizzazione e di energia elettrica, a seguito di un contratto stipulato nel 2000, si pretenda di raddoppiare le tariffe, cosa peraltro impossibile per legge, facendo ricadere solo sui cittadini di Cefalù le diseconomie degli altissimi costi di potabilizzazione che vanno, invece, suddivise tra tutti gli 82 comuni della provincia di Palermo, nel rispetto dei principi del gestore unico d'ambito e della tariffa unica d'ambito, previsti, entrambi, dal legislatore nazionale.
La chiusura del Potabilizzatore se, da un lato, non determina l'interruzione dell'erogazione idrica, dall'altro non fa venire meno sia l'assoluta urgenza di individuare il gestore del servizio idrico, nel rispetto delle norme di legge, sia del diritto dei cefaludesi di avere acqua potabile ad un prezzo possibile.
Per questo abbiamo già chiesto al Presidente della Regione di avvalersi dei poteri sostitutivi nei confronti della Autorità d'ambito. Qualora entro 30 giorni non lo facesse attiveremo la procedura prevista dalla legge con la richiesta dell'esercizio dei poteri sostitutivi al Presidente del Consiglio dei Ministri, attraverso l'Agenzia Nazionale dell'Energia, dell'Acqua e del Gas.
Il Sindaco
Rosario Lapunzina
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Commenti
Franco Scancarello -
Si può fare a meno del Potabilizzatore
CARO SINDACO,
mi complimento per la coraggiosa soluzione adottata che, nella sua semplicità, è certamente rivoluzionaria. Continuare ad erogare tutta l'acqua necessaria alla cittadinanza non facendola passare da questo costosissimo potabilizzatore, senza piegarsi ai dictat di un'autorità d'ambito discutibile e per me inadeguata.
Saro, vorrei chiederti una cortesia, che interessa tanti utenti di CEFALU', approfittando di questo periodo di 30 giorni in cui il potabillizzatore non tratterà l'acqua che alimenta i serbatoi di accumulo e distribuzione, potresti NOMINARE UNA SUPER COMMISSIONE SCIENTIFICA che chiarisca a tutti per quali usi è idonea l'acqua clorata che si eroga attualmente e quali sono gli usi per i quali invece è assolutamente vietato l'uso di tale acqua che non viene trattata dal potibilizzatore?
Sulla base dei dati scientifici, verrà più semplice decidere se per caso si potesse far a meno di utilizzare questo costosissimo impianto di potibilizzazione.
Credo che un momento di certezza scientifica e sanitaria sia d'obbligo, considerato che in molti non sappiamo bene se questo trattamento dell'acqua di Cefalù sia effettivamente indispensabile o se invece sia un costosissimo sfizio che gli utenti non possono più consentirsi?
Enzo Rosso -
Sono del tutto d'accordo
Sono del tutto d'accordo con quanto scritto dal Dott. Scancarello e, pur nel rispetto delle differenti opinioni sul potabilizzatore, io sto decisamente dalla parte del Sindaco, il quale ha mostrato nella vicenda fermezza e coraggio, visti pure gli interessi che ci sono in gioco, interessi che sarebbe interessante sceverare in tutti i loro aspetti. Inoltre, nelle pieghe dei dati tecnici ho intravisto molti, troppi interessi politici che con il potabilizzatore non hanno nulla a che fare, e questo non è nè bello nè utile.