3 Luglio 2017, 13:58 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Si era capito, già da troppo tempo, che il Comune di Cefalù e Sorgenti Presidiana fossero ai ferri corti.
A lasciare intendere che nulla è cambiato nei rapporti tra i due partner del projet financing, che, nel 2005, portò alla messa in esercizio dell’impianto di potabilizzazione, è stato il semplice fatto che, per informare sull’esito dell’incontro del 29 giugno scorso presso l’Assessorato Regionale per l’energia, i due partner non hanno emesso un comunicato congiunto ma due comunicati (https://www.qualecefalu.it/node/20936).
Due comunicati diversi, addirittura, nella prima delle notizie, che gli utenti del servizio idrico di Cefalù ci aspettavamo.
Quella sull’interruzione del servizio di potabilizzazione, che sarebbe dovuta cominciare alle ore 12,00 dell’1 luglio.
Diversa la prima delle notizie, perché quanto, al suo riguardo, è scritto nel comunicato del Sindaco
“Il servizio di potabilizzazione … non verrà interrotto, così come sino ad oggi paventato, alle ore 12.00 di sabato 01 luglio p.v.”
è diverso da quanto, allo stesso riguardo, è scritto nel comunicato di Sorgenti Presidiana
“Sorgenti Presidiana sospenderà la comunicata interruzione di acqua potabile e ciò sino al 31/07/2017 a condizione che …..”
Diversa la prima notizia e diverse, soprattutto, le aspettative, che la stessa e i due comunicati, nella loro intierezza, hanno suscitato, e suscitano, in quanti ne siamo i diretti destinatari.
Disquisire sulla diversità della prima notizia è, però, pleonastico.
Non serve.
Può, invece, servire una riflessione sui passaggi, anch’essi diversi, nei quali i due comunicati subordinano il pagamento di 500.000 euro, da parte del Comune a Sorgenti Presidiana, alla “autorizzazione alla riscossione della tariffa”, che l’ATI, “su invito dell’Assessorato all’Energia”, dovrebbe concedere al Comune di Cefalù.
La mia riflessione porta, dritto dritto, ad una domanda:
il rilascio di tale autorizzazione rientra tra le funzioni dell’Assemblea Territoriale Idrica, come istituita della Legge Regionale n°19/2015?
A mio giudizio, no.
Infatti, tali funzioni, al comma 2 dell’art. 3 della predetta legge sono così definite:
“L’Assemblea territoriale idrica svolge le seguenti funzioni:
a) approva lo statuto contenente le norme di funzionamento dell’Assemblea;
b) approva ed aggiorna il Piano d’Ambito di cui all’articolo 149 del decreto legislativo n. 152/2006, ivi compresi gli interventi necessari al superamento delle criticità idropotabili e depurative presenti nel territorio;
c) approva la proposta di tariffazione dei corrispettivi relativi alla fornitura del servizio idrico;
d) approva il piano operativo di emergenza per la crisi idropotabile;
e) approva il piano operativo annuale e triennale delle attività e degli interventi;
f) affida la gestione del servizio idrico integrato, stipula e approva la relativa convenzione ed il disciplinare con il soggetto gestore del servizio;
g) definisce gli standard qualitativi del servizio;
h) approva la Carta della qualità del servizio che il gestore è tenuto ad adottare;
i) delibera, su proposta dei comuni facenti parte del medesimo ATO, la costituzione di sub-ambiti previo parere dell’Assessorato regionale competente da rendersi entro sessanta giorni”.
Nel caso che l’ATI non dovesse autorizzare il Comune a riscuotere la tariffa, la palla tornerebbe al Sindaco di Cefalù.
Il Sindaco, rispetterà, comunque, “l’impegno di liquidare prontamente 500.000 euro a Sorgenti Presidiana”, che, per quanto è scritto nel comunicato di Sorgenti Presidiana, si è assunto nell’incontro del 29 giugno?
Il Comune procederà, comunque, alla emissione delle bollette agli utenti per il periodo dall’01/02/2016 al giorno 30 giugno e seguenti?
Dai due comunicati non si evincono le risposte alle due domande e sarà il Sindaco a dare le giuste risposte.
Le conosceremo presto, se, come si legge nel comunicato di Sorgenti Presidiana, “il Dipartimento acque e rifiuti dell’Assessorato si è impegnato a contattare immediatamente il Presidente dell’ATI per convocare l’assemblea, già nel corso della prossima settimana, con all’ordine del giorno la "questione Cefalù"”.
Al più tardi, entro il 31 luglio prossimo, capiremo se l’incontro dello scorso 29 giugno non si sarà risolto nell’ennesimo buco nell’acqua.
Saro Di Paola, 3 luglio 2017
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