Emergenza incendi: nascondersi sui rimpalli di competenze, non cancella le proprie colpe!

Ritratto di Antonio David

30 Giugno 2017, 17:43 - Antonio David   [suoi interventi e commenti]

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Emergenza incendi: Nascondersi sui rimpalli di competenze, non cancella le proprie colpe!

 

È semplicemente vergognoso e offensivo assistere alle foto e immagini degli incendi che stanno allarmando la terra di Sicilia. Un aspetto indecoroso per tanta gente, che vive in una terra bella e significativa per la storia culturale e non. Da qui si può tranquillamente affermare che le colpe devono essere equamente suddivise a tutti coloro che hanno brillantemente affossato un territorio che non doveva arrivare a simili spettacoli……

Sentir parlare, per il solo gusto di farlo, che le competenze e /o le negligente di tutto ciò sono dovute ad un rimpallo di competenze a enti o a chissà quale altro fatto, ormai lasciano il tempo a parole che si perdono lungo il percorso di vita.. Una classe politica che ha fatto solo un massacro su tutti i fronti è l'esempio reale di una incompetente gestione di mezzi, cose,situazione e uomini. Gestire il sistema non deve essere fatto con dirigenti che passano da un ufficio all'altro senza capire niente su come gestire o riprendere un qualcosa, lasciato dal collega precedente. Non parliamo di un sistema radicato che, qualsiasi gestore metti, questo lo porta avanti senza difficoltà. L'incompetenza in qualche settore o cosa si può avere, ma bisogna anche rispettarla nel senso di, metterci anche il supporto morale ed etico, la voglia e la passione di sistemare e non distruggere……

Nessuno è riuscito nell'intento di raddrizzare una macchina organizzativa come quella Forestale che dirige e da sostegno a 17 mila forestali che chiedono solo di lavorare e vivere degnamente di un lavoro che li rendi degni di rispettare la natura e mantenerla viva sotto tutti gli aspetti. Tutti si nascondono dietro un dito che è rimasto molto sottile e dietro demagogie che non sono più imputabili a Tizio a Caio. Si conoscono i nomi di tutti i politici e dei dirigenti che hanno avallato e supportato il tutto, non dimenticando gli stessi sindacati che non hanno fatto altro che "inzuppare il pane" e camminare a braccio con la politica. La colpa la si deve anche imputare al singolo lavoratore, che seppur avendo il male minore, non ha dato quell'impronta tale da reagire al suo proprio destino, restando inerte al sistema e a tutto il suo contesto. Accontentarsi, porta soltanto a quella lunga agonia che non potrà durare a lungo e su questo nonostante i lavoratori lo sanno, continuano a rimanere in disparte!

                                                                            Antonio David