20 Giugno 2017, 08:37 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Le prove di carico sulle prime tre banchine del martello centrale del porto di Presidiana si sono concluse nel pomeriggio di ieri.
Zavorrati due camion con 40 tonnellate di carico,
sono state eseguite, prima, le prove dinamiche con i camion in movimento.
e, dopo, quelle statiche.
Nelle prime due banchine, con entrambi i camion fermi, in posizione speculare, rispetto all’asse mediano delle stesse.
Nella terza banchina, parzialmente occupata dalla rampa di accesso alla passerella metallica, i due camion sono stati, invece, posizionati nella parte più prossima all’inizio della rampa medesima.
In entrambi i casi, per ovvie ragioni.
I risultati delle prove, elaborati nella stazione di acquisizione dei dati, sono andati oltre le più rosee previsioni.
Il comportamento delle tre banchine è stato di tipo elastico, con frecce residue pressoché nulle nelle prime due e trascurabile nella terza.
La differenza, invero modesta, tra le frecce residue delle prime due banchine e quella della terza, sono dovute alla differenza dello stato di conservazione delle travi che ne compongono le rispettive strutture.
Stato, che come ho accertato, da sotto, lo scorso 12 giugno e come ho documentato nel mio post (https://www.qualecefalu.it/node/20874).
è ottimale nelle prime due banchine
e piuttosto degradato nella parte della terza banchina, più prossima alla prima delle due banchine collassate.
Alla luce dei risultati delle prove di carico effettuate ieri, Cefalù può tirare un sospiro di sollievo.
Come previsto nel cronoprogramma dei lavori, i lavori di demolizione e ricostruzione della quarta e della quinta banchina del martello centrale del porto di Presidiana potranno iniziare, il 18 settembre prossimo.
Cioè, dopo sette anni e sei mesi, da quando il 12 marzo del 2010, nel mio post (https://www.qualecefalu.it/lac/node/1093) ne denunziai il collasso, portandolo, per primo, all’attenzione della politica cittadina e della opinione pubblica.
Finalmente.
E' il caso di dire, come diciamo a Cefalù : “Fussi ca fussi a vuota buona”!
“Fusse che fusse la vorta bbona”
Come diceva Nino Manfredi nel tormentone della lotteria di Capodanno del 1960.
Saro Di Paola, 20 giugno 2017
In post scriptum, una nota di colore.
Nella foto della prova di carico sulla seconda banchina, ho annerito la sagoma del dipendente della Regione Sicilia, che, durante le prove di carico, ha assolto alle funzioni di “buttafuori”, fermando quanti, pochissimi, avrebbero avuto necessità di attraversare le banchine.
A me, che, per documentare la prova avevo cominciato a scattare foto sin dalle primissime fasi, aveva detto di guardarmi bene dal ritrarlo.
Gli ho risposto che non era, certamente, quello il mio interesse.
Anche se, durante le operazioni, ha fatto di tutto per essere nel campo dei miei scatti, ci sono riuscito.
In tutte le foto, tranne, appunto in quella nella quale ho cancellato la sua sagoma.
Resosi conto che, per tale foto, la sua posizione mi avrebbe impedito di evitarlo, guardandomi minaccioso, come aveva fatto per tutta la durata delle operazioni, piuttosto che spostarsi, ha urlato a me che stavo in acqua ad almeno 20 metri da lui, “mi hai rotto i coglioni”.
Evidentemente, quel dipendente della Regione Sicilia, si era scordato che il porto di Presidiana non era casa sua, che lui era là per "lavoro" e che le prove di carico si stavano facendo con pubblico danaro.
Lo stesso con il quale la Regione Sicilia gli pagherà, oltre allo stipendio di ieri, la missione, la trasferta e lo straordinario.
POVERA SICILIA!
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