13 Giugno 2017, 23:48 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Come ho scritto nel mio ultimo post sul porto (https://www.qualecefalu.it/node/20868), il buon esito dei lavori, già appaltati, di demolizione e rifacimento delle due banchine collassate è legato al buon esito delle prove di carico sulle tre banchine, che, giocoforza, dovranno essere attraversate dai mezzi pesanti necessari per l’esecuzione dei lavori medesimi.
Oggi, al fine di rendermi conto dello stato di conservazione delle tre banchine, sono sceso in acqua per ispezionarle da sotto.
L’ispezione, ovviamente soltanto ottica, mi ha consentito di accertarne lo stato di conservazione, che, per le prime due è ottimale.
Infatti, le otto travi precompresse, che costituiscono la struttura portante di entrambe, non hanno alcun segno di deterioramento.
Si conservano talmente bene da sembrare che siano state messe in opera da pochissimo tempo e non da circa quaranta anni.
Perciò, a mio giudizio, le prove di carico, che saranno eseguite nei prossimi giorni, dovrebbero certificare la idoneità statica delle stesse alle sollecitazioni, cui saranno sottoposte dai mezzi pesanti che le attraverseranno.
Le travi della terza banchina evidenziano, invece, condizioni di degrado, piuttosto avanzato.
Perciò, a mio giudizio, è piuttosto probabile che le prove di carico su tale banchina non ne certifichino l’idoneità statica.
Tale banchina, peraltro, è quella che sarà sottoposta a sollecitazioni maggiori rispetto a quelle cui saranno sottoposte le prime due.
Infatti, su di essa, per tutta la durata dei lavori di demolizione e rifacimento della prima delle due banchine collassate, dovranno stazionare ed operare i mezzi pesanti.
Se le risultanze delle prove di carico su di essa dovessero essere quelle che io temo saranno, prima di iniziare i lavori appaltati dovrà, necessariamente, procedersi alla sua demolizione e ricostruzione.
Intanto, da sotto, le condizioni della prima delle due banchine collassate appaiono così:
Saro Di Paola, 13 giugno 2017
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Commenti
Giovanni Marino -
Banchine
Caro Saro,
come può ridursi così una struttura progettata per stare in mare ?
Come mai alcune travi sono in buone condizioni e altre no??
Saro Di Paola -
L'onda in entrata e l'onda di ritorno
Caro Giovanni, mi sono sforzato di dare risposte alle tue domande, che anche io mi sono posto, sin da quando, nel 2010, essendomi accorto del collasso delle due banchine, ho lanciato il mio SOS alle Istituzioni.
Sino ad ieri le risposte le avevo trovate osservando le banchine del pontile a T da sopra.
Osservandole da sopra mi ero reso conto di un fatto di cui, ancora oggi, ci si può rendere conto: ad eccezione delle due banchine collassate le altre, in mezzeria, hanno, ancora, la monta che le travi precompresse avevano quando sono state messe in opera.
Il che mi ha, sempre, fatto ritenere che il collasso delle travi non sia avvenuto, come qualcuno sosteneva, per l'errore che era stato commesso di impiegare travi precompresse a cavi aderenti in ambiente marino.
Se si fosse commesso tale errore il collasso avrebbe dovuto interessare tutte le banchine.
L'osservazione che ieri ho fatto da sotto ha confermato il convincimento al quale ero pervenuto da sopra.
Se fosse stata corretta la tesi dell'errore commesso con l'impiego di quel tipo di travi, da sotto si sarebbero dovute vedere tutte nelle stesse condizioni.
Il che non è.
Allora, come è possibile che alcune travi siano in ottime condizioni, altre ammalorate ed altre ancora collassate?
La causa, a mio giudizio, non è nelle caratteristiche intrinseche delle travi ma è in caratteristiche e fattori estrinseci alle travi.
Quali?
A mio giudizio nelle sferzate verso l'alto che, nel corso delle mareggiate da greco, l'impatto dell'onda in entrata con quella di ritorno hanno inferto alle travi.
Sferzate, cioè forze concentrate verso l'alto in senso contrario ai normali carichi verso il basso, che hanno minato la compattezza del calcestruzzo precompresso delle ali delle travi, disgregandolo e finendo per ossidare i trefoli dei cavi di acciaio della precompressione.
Se si osserva lo specchio acqueo durante le mareggiate di greco si può constatare che l'impatto delle onde in entrata con quella di ritorno dal muro della banchina sulla terra ferma avviene proprio nella fascia compresa tra la terza banchina danneggiata e le due collassate.