"La mancata prevenzione sul territorio, la causa principale degli incendi"!

Ritratto di Quale Cefalù

13 Maggio 2017, 14:41 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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"La mancata prevenzione sul territorio, la causa principale degli incendi"!

 

 

Anno dopo anno si rimarca e si sottolinea il fatto che il comprensorio madonita o meno ha bisogno di pulizia, scerbatura e un decespugliamento tale da portare soltanto  dei benefici al territorio. Anche la singola delimitazione di campagna e pulizia del proprietario terriero, è indispensabile nelle zone e nelle periferie del centro abitato, visto le alte temperature che scaturiscono principi d'incendi , appena l'erba comincia ad alzarsi e soprattutto in quei momenti dove la mano dell'uomo contribuisce nella totalità dei casi ad aumentare i rischi.

La Sicilia essendo un territorio abbastanza esposto al sole deve essere uno delle prime regioni in cui già a Marzo deve delineare le situazioni e prender le dovute cautele in merito, a cui ormai non bastano le limitazioni delle ordinanze dei sindaci di arginare il proprio "orticello", mettendolo in sicurezza, ma attivare anche quei controlli indispensabili alla causa. A ciò, passando sul territorio boschivo, non mancano le problematiche del governo regionale a cui ad oggi rimane inerte e impotente. Ad oggi, afferma Antonio David di ForestaliNews - «il governo regionale siciliano rimane a guardare lo scempio che sta colpendo il territorio delle Madonie e dei Nebrodi, non attuando quelle forme di prevenzione che i lavoratori dovrebbero già svolgere, iniziando ad essere presenti sul territorio già dal mese di Marzo, con l'attuazione dei viali parafuoco, indispensabili in questi casi, per delimitare e ridurre i danni a cui stiamo assistendo».  Il pericolo incendi annualmente in Sicilia è una routine che si potrebbe limitare e le alte temperature di questi giorni fanno sì che i rischi giornalieri aumentino gradatamente e i forti venti spostano il tutto da un posto all'altro in breve tempo. «Quest'anno  -  continua David -  i lavoratori forestali per il secondo anno consecutivo e se tutto procede bene verranno avviati a giugno, periodo tardivo per limitare i danni, e magari svolgendo un lavoro diversificato in base al periodo di avviamento. Il settore forestale non può aspettare le decisioni o i comodi della politica regionale, nel trovare fondi e/o aspettare i tempi burocrati per far iniziare la campagna di prevenzione, così come il fatto che pensare che, chiamare i Canadair sia una risoluzione al problema oggettivo di base. I lavoratori devono svolgere l'attività nei tempi consoni alla natura, anche perché così facendo si limitano le spese che a confronto dei lanci ripetuti dei canadair, sono irrisorie».

Certamente la mano del piromane è altrettanto causa basilare di un sistema malato, perché nelle maggior parti delle cause è da scartare l'autocombustione, ragione spesso citata per arginare o coprire un sistema sbagliato di gestione. Si parla e riparla di  prevenire, ma ad oggi tutta la Regione è in forte ritardo, nonostante i finanziamenti già stanziati  anche sul dissesto idrogeologico, causa altrettanto facile nel dire, ma difficile da affrontare.