4 Maggio 2017, 19:16 - Marco Bonafede [suoi interventi e commenti] |
A Cefalù un monumento al servilismo
La lapide di via Prestisimone ricorda un episodio della seconda guerra mondiale. L'allora colonnello della Divisione corazzata Ariete, Pasquale Prestisimone, cefaludese, il 27 maggio 1942 guidò un assalto del IX battaglione carri contro il caposaldo di Bir Hacheim difeso dalla 1ª Brigata della Francia Libera. Si tratta di uno dei combattimenti della battaglia di Ain el-Gazala, la più grande vittoria di Rommel in Africa.
Il colonnello Prestisimone aveva a disposizione i pessimi carri M13/40, che vennero tutti distrutti. Lui stesso cambiò carro comando e alla fine, già più volte ferito, rimase nell'ultimo carro, continuando a combattere, dopo aver ordinato al resto dell'equipaggio di rititrarsi. Il suo fu un gesto di rabbia, quando ormai il suo battaglione era stato annientato, un gesto coraggioso ma inutile, che tuttavia gli attirò l'ammirazione dei suoi avversari. Catturato dai francesi, trascorse il resto della guerra in un campo di prigionia.
Fu anche la sua fortuna. Prestisimone era un uomo coraggioso, ma anche un fascista: se fosse tornato in Italia probabilmente avrebbe aderito alla Repubblica di Salò e magari sarebbe finito fucilato dai partigiani. Invece sopravvisse alla guerra, gli venne conferita una medaglia d'oro al valor militare per l'episodio di Bir Hacheim, si diede alla politica diventando assessore al comune di Cefalù e nel 1954 senatore del Movimento Sociale Italiano. Morì nel 1958.
Il generale Prestisimone.
Cosa direbbe dall'aldilà il generale Prestisimone leggendo la lapide che Cefalù gli ha dedicato?
"Sono stato un fesso a intestardirmi a restare sotto il fuoco nemico, ferito, cercando di sparare col cannoncino del carro armato! Che stupido! Credevo che per essere ricordato si dovesse fare qualcosa di eroico, di disperato... Invece per avere il proprio nome su una lapide basta sfruttare il servilismo degli altri!
Avrei dovuto tornare nelle retrovie dopo il primo graffio e poi a Cefalù, come assessore, far incidere una lapide a Francesco Spinuzza con alla fine scritto:
CEFALÙ
PATRIA DI LUI ORGOGLIOSA
A MEMORIA IMPERITURA
QUESTA LAPIDE DEDICÒ
E IN FREGIO A QUESTA VIA
CHE DI LUI RECA IL NOME
A DÌ 24 LUGLIO 1950
PER MANO DELL’ASSESSORE
GEN. PASQUALE PRESTISIMONE
SOLENNEMENTE POSE
tanto uno che taglia un nastro vale quanto uno che rischia la vita."
Cefalù, Maggio 2017
Marco Bonafede
proprietà letteraria riservata
Intervento completo al link http://marcobonafede.blogspot.it/p/blog-page_22.html
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