A chi dare la fascia tricolore?

Ritratto di Angelo Sciortino

12 Marzo 2017, 11:08 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

 

Non tutte le pance sono buone a reggere la fascia tricolore. Sembrerebbe un proverbio, come quello che recita che non tutte le teste sono buone a reggere la corona, ma siccome siamo in una repubblica democratica, non serve il riferimento a un re. Basta quello a un capo di governo e, poiché siamo modesti, ci riferiamo al livello istituzionale più basso, il sindaco.

Tra l'altro dovrebbe riuscirci più facile, conoscendo personalmente chi aspira a esser sindaco, immaginarlo con la fascia dietro la processione del Patrono, a un ricevimento ufficiale, quando unisce in matrimonio due suoi cittadini innamorati, quando festeggia un centenario. Insomma, siamo in grado d'immaginarlo mentre esercita le sue funzioni istituzionali.

Questo ci permette di considerare almeno l'aspetto fisico del futuro sindaco e se esso, vestito della fascia tricolore, avrà l'aspetto credibile, che compete a chi ci rappresenterà. Per esser tale non deve essere con una pancia troppo prominente, perché così distrarrebbe l'ascoltatore e farebbe perdere peso alle sue argomentazioni; non deve essere neppure troppo magro, perché darebbe l'idea che la fascia gli fa rappresentare un comune quasi all'inedia.

Può accadere che alla fascia aspiri chi l'ha già indossata dopo altre elezioni. In questo caso ci verrà più facile avere una visione chiara di quale sarà il suo aspetto, se gli permettessimo d'indossarla ancora. Se, quando l'hanno indossata, si sono comportati con merito, allora la nostra valutazione non sarà soltanto estetica, ma anche di sostanza, per cui poco varrà immaginarlo con o senza pancia prominente: è stato un buon sindaco e tale lo sarà ancora. Se, invece, non è stato un buon sindaco, allora non sarà sbagliato considerare un grave errore sceglierlo per indossare una seconda fascia tricolore. A questo punto non serve ristudiare con attenzione i concetti estetici di Schiller o di Croce, perché il giudizio non dev'essere estetico, ma di sostanza.

A Cefalù nelle prossime elezioni saranno in due ad aspirare a indossare per la seconda volta la fascia tricolore. Per entrambi abbiamo elementi sufficienti per valutare correttamente e con sapienza i loro meriti e il loro diritto ad avere ancora una volta la nostra fiducia.

Personalmente sono ancora molto dubbioso, ma non credo che potrò non tenere conto che gran parte di Cefalù si appresti a nascondersi, considerando queste due eventualità pericolose per la sua sopravvivenza: la Cattedrale è fuggita in una lontana campagna e si è mimetizzata in un fienile; il Museo si è nascosto sotto la Rocca; il Cefalino ha spostato il suo corso verso Lascari, dove per il momento sfocia a mare e altre parti di questo Paese sono in navigazione in alto mare su barche dei pescatori. Ognuna di queste parti ha lasciato una lettera, in cui dice che tornerà soltanto se non si avvererà una di queste eventualità. Come non tenerne conto, considerando che la loro è una saggezza millenaria? Potrei io essere complice della causa di questa fuga? Magari sbagliando, spero invece di essere un artefice del ritorno!