11 Marzo 2017, 08:53 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Le cause, che, negli ultimi anni, hanno provocato crolli di cavalcavia e viadotti
di autostrade e strade di diverse regioni d’Italia, sono di varia natura.
La più ricorrente delle cause è stata la mancanza e/o l’inadeguatezza dei controlli preventivi, che sarebbero stati indispensabili per evitare quei crolli, sotto i quali hanno perso la vita cittadini come tutti noi e che, nel caso del viadotto Imera, soltanto fortuite circostanze hanno impedito provocassero autentiche stragi di vite umane.
Controlli indispensabili per programmare e realizzare in tempo utile quegli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di cui quei manufatti e quelle opere d’arte necessitano, per essere esposti agli agenti atmosferici e sottoposti a notevoli carichi di esercizio per il passaggio di mezzi pesanti.
Per la vetustà di gran parte delle reti di trasporto italiane, sia su gomma e sia anche su ferro, la situazione generale è, certamente, preoccupante, se non, addirittura, allarmante.
Però, altrettanto certamente, vi sono delle eccezioni.
Una è sotto i nostri occhi.
In quel di Fiume Carbone.
Dove il ponte in muratura della ultracentenaria linea ferroviaria Messina-Palermo, nei mesi scorsi, è stato oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria, che è risultato di qualità e fattura esemplari.
Sono una eccezione ed un esempio, che è opportuno conoscere.
Un buon segnale, che è opportuno fare conoscere.
Nell’Italia dei crolli e degli sprechi le iniezioni di fiducia servono.
E fanno, pure, bene.
Incoraggiano.
Saro Di Paola, 11 marzo 2017
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 1988 volte