9 Marzo 2017, 16:36 - Giuseppe Maggiore [suoi interventi e commenti] |
"COSÌ È SE VI PARE..."
ovverossia:
SUUM CUIQUE TRIBUERE
(dare a ciascuno il suo - Ulpiano)
Ore 18 del giorno 7 Marzo 2017.
Si sono aperte le porte della fastosa Sala Consiliare del Comune di Cefalù, da sempre conosciuta come "Sala delle Capriate" appunto per una vetusta sua conformazione del soffitto, per ospitare, in anteprima della giornata mondiale della Donna che ricorre l'8 Marzo, una conferenza indetta dalla F.I.D.A.P.A. di Cefalù sotto il patrocinio del Comune della città e della BPW Italy, sul tema "Ipazia d'Alessandria".
Relatrici: Dott.ssa Lilia Quartararo, Magistrato, e la Prof.ssa Rosalba Gallà, Insegnante presso il locale Liceo Artistico "Diego Bianca Amato".
Ha aperto i lavori della nutrita serata tutta al femminile (solo cinque le presenze di sesso maschile) la Presidentessa della FIDAPA, Sig.a Angela Madonìa.
La Stessa, nella persona del Ch/mo Prof. Antonio Franco, Presidente del Consiglio del Comune di Cefalù e facente gli onori di casa per l'occasione, ha ringraziato per l'accoglienza ottenuta nella sede municipale ed ha brevemente dissertato, con eleganza e cognizione di causa, sull'imminente predetta ricorrenza dell'8 Marzo, sugli scopi dell'Associazione ed in generale sul suo laborioso excursus; ed ha, poi, via via, rivestendo le funzioni di speaker, presentato le Relatrici che si sono succedute alla ribalta portando i propri culturali contributi al consésso.
Dopo il rituale saluto istituzionale di apertura profferto dalla D.ssa Antoniella Marinaro, Assessora alle Pari opportunità del nostro Comune, che, col suo solito tratto signorile e disinvolto ha espletato le veci del Sindaco della città, Rosario Lapunzina, non presente alla manifestazione per precedenti impegni contratti in dipendenza della sua carica, e dopo una forbita disamina del prefato Prof. Antonio Franco sul ruolo della donna, oggi, in seno all'attuale società, è stata data la parola alla D.ssa Valentina Bova, medico radiologo presso il locale Ospedale Civico G. Giglio, la quale ha parlato dell' iniziativa, che lei ed altre adepte stanno portando avanti, intesa a realizzare un parco giochi per l'infanzia da intitolare "Giochi da mare", da allocare nel preesistente spazio verde della cittadina Piazza Cristoforo Colombo e da far gestire allo stesso Ente Locale.
Dopodiché, adeguatamente presentata dalla Presidentessa del Sodalizio, ha preso la parola la D.ssa Lilia Quartararo, Giudice di Pace, che con forbita dialettica ha posto pure l'accento sulla attuale condizione della donna, ribadendo che, malgrado i successi raggiunti nel settore, il movimento di riscatto non ha, purtroppo, ancora ottenuto al cento per cento quella parità nel campo sociale con l'uomo che sarebbe doveroso, giusto ed opportuno definitivamente attuare.
Infine, fulcro della serata, è stata data la parola alla Prof.ssa Rosalba Gallà, la quale ha ampiamente disquisito sul personaggio storico di Ipazia d'Alessandria, sulle condizioni politiche e sociali del suo tempo e sugli intrighi che l'hanno condotta ad una crudelissima fine determinata dagli inesorabili eventi.
La figura dell'illustre estinta, pietra miliare nella società di allora, che è venuta fuori dal contesto dell'eloquio della Relatrice, la cui esposizione in forma piana ed esaustiva ha notevolmente contribuito a renderla viva e vitale (argomento, peraltro, già trattato dall'oratrice in un suo precedente articolo apparso su questo stesso prestigioso Blog nel Dicembre del 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/19732) e che dalla Stessa, in una successiva analoga conferenza in quel di Lascari è stato riproposto in data 8 Marzo), è quella di una donna che, attraverso la cultura, l'impegno, il coraggio ed il sacrificio di sé, ha rappresentato un'onda d'urto nella società del suo tempo dando l'abbrivo ad una coscienza femminile in quell'epoca completamente desueta.
Si può bene affermare che Ipazia d'Alessandria sia stata l'antesignana del movimento femminista odierno.
La Prof.ssa Gallà ha ammannito una conferenza per iniziati (presenti in sala fra il nutrito pubblico anche alcuni dei suoi alunni che non hanno perso una sillaba dell'intervento della loro docente). Col suo eloquio calmo, suadente, connotato da un montaggio delle frasi ben articolato, senza incertezze o pause di ricerca, con tono corposo e calibrato, appassionato e coinvolgente, avvalendosi anche di opportuni apporti visivi, non favoriti, tuttavia, dall'acustica ambientale, ha saputo introdurre l'uditore nei meandri di una storica tragica esistenza, rendendola viva, palpabile e presente, precorritrice per cultura, per spirito d'avventura, per coraggio ed iniziativa, di moderni personaggi femminili quali: Aleramo, Cabrini, Montessori, Negri, Trivulzio, Boni, Noce, Merlin, Montalcini, Hack e tante altre.
È indubbio che l'apporto che le donne hanno portato alla società ha un valore inestimabile; sono state presenti in ogni campo, dell'arte soprattutto, della cultura, della scienza e dello sport, fornendo quel tocco di saggezza che forse gli uomini non hanno saputo o potuto dare appieno.
All'insegna del motto latino "trahit sua quemque voluptas" (ognuno è attratto da ciò che gli piace), bisogna notare, come asseriscono Eugenia Roccella e Lucetta Scaraffa nel loro testo "Italiane", che "... le donne, insomma, entrando nella scena pubblica, hanno spesso preferito soluzioni sfumate, territori meno battuti e proprio per questo più innovativi; in queste zone semibuie, assai più che sul proscenio illuminato, troviamo la loro presenza attiva e il segno di una straordinaria e fantasiosa creatività...".
Cefalù, 9 marzo 2017.
Giuseppe Maggiore
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