Per una scelta oculata alle prossime comunali

Ritratto di Angelo Sciortino

9 Marzo 2017, 14:37 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non può negarsi che subito prima e durante una campagna elettorale l'aria è piena di discorsi. Niente male, se non accadesse che i discorsi sono pieni di aria, “di aria fritta”. Sono, cioè, vuoti di contenuti, ma ben congegnati per lo scopo d'ingannare gli elettori. E sembra, da alcuni decenni, che ingannare gli elettori sia un compito facilissimo, perché ormai la scuola, i social, il calcio e la televisione hanno infarcito la loro mente di così tante banalità, che non rimane più spazio per la riflessione e per la vera informazione sulla realtà.

Se riflettessimo con sapienza e coscienza, infatti, dopo aver ascoltato i candidati e la loro abitudine di cambiare l'inizio della loro favola da “c'era una volta” in “se sarò eletto”, la sola consolazione per i cittadini è che di essi ne potrà essere eletto uno solo. Sarebbe, infatti, una disgrazia cosmica, se potessero essere eletti tutti!

Guardate ai tanti voltagabbana, alle scissioni e alle gratuite azioni di disturbo in quelle Istituzioni, come i Consigli comunali, regionali e nel Parlamento, dove ne eleggiamo a decine e persino a centinaia, e capiremo subito quale iattura ci attenderebbe, se alle prossime elezioni mandassimo in Consiglio tutti i candidati sindaco. Pensate a quale sarebbe la situazione di questa Città, se la volta scorsa avessimo eletto contemporaneamente tutti i candidati! Certo, ci saremmo divertiti ad ascoltare Croci, che bloccava Lapunzina, considerando una sua scelta sbagliata in punta di diritto e di fatto; lo stesso Lapunzina, che sornione avrebbe seppellito Croci sotto la sua vuota logorrea; Sgarbi, che avrebbe urlato a entrambi “capra”. Ci saremmo divertiti, sì, ma intanto questo Paese sarebbe sprofondato più di quanto è sprofondato con uno solo di essi. Ci saremmo trovati come in un pollaio con tanti galli, che litigano, mentre le galline spaventate non fanno più uova.

Stabilito, quindi, che almeno abbiamo questa fortuna che dei candidati potrà esserne eletto uno solo, vediamo di sceglierlo bene, evitando soprattutto che esso sia autoreferenziale, perché in questo caso sarebbe un sindaco peggiore di un vanitoso. Quest'ultimo, infatti, ci tiene a piacere agli altri, per cui terrebbe conto delle critiche, per riuscirci; l'autoreferenziale, invece, preoccupandosi di piacere solo a se stesso, bolla come “sciocchezze” le critiche e prosegue imperterrito negli errori.

E di questo ultimo tipo di sindaco ne abbiamo fatto esperienza negli ultimi cinque anni!