Lettera aperta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi

Ritratto di Salvatore Ilardo

7 Novembre 2016, 21:51 - Salvatore Ilardo   [suoi interventi e commenti]

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LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MATTEO RENZI

Un invito ad accelerare il completamento del Raddoppio ferroviario Cefalù-Castelbuono della linea Pa-Me.

 

Gentile Presidente,

apprendiamo da organi di stampa che il prossimo 16 novembre Lei sarà in Sicilia, insieme al Ministro Delrio, in visita ai “cantieri aperti”. Immaginiamo che i preannunciati sopralluoghi possano riuscire a rimuovere pastoie, inerzie, e quant’altro abbia portato circa mille appalti ad essere bloccati in Sicilia dalla malaburocrazia.

Tra questi cantieri, ve ne è uno che ci riguarda più da vicino. Si tratta del progetto di raddoppio ferroviario Cefalù-Castelbuono, della linea Pa-Me. Un’opera del valore di 500 milioni, approvata dalla Conferenza di Servizio nel lontano 2003, appaltata due anni fa alla società Totò Costruzioni, e mai entrata a regime. Ultimamente, sono stati compiuti degli accertamenti geologici, ad opera di consulenti del Comune di Cefalù, che hanno evidenziato grossi rischi di cedimenti e/o lesioni degli immobili di un quartiere ad alta densità abitativa di Cefalù, quello dello Spinito, se si dovesse procedere allo scavo delle cosiddette gallerie di servizio della progettata stazione ferroviaria sotterranea.

Accertamenti che hanno contribuito a determinare una impasse nei lavori. È comprensibile che, a seguito di tali notizie, si siano diffuse tra la popolazione del quartiere grosse preoccupazioni per i pericoli di crolli e o danneggiamenti delle proprie abitazioni. Preoccupazioni comprensibili anche in relazione all’esperienza degli abitanti di una via di Palermo (Bernava), in cui alcuni palazzi sono stati resi inagibili a seguito degli scavi per la realizzazione del noto Passante Ferroviario. Gente che, a distanza di 4 anni, non sa cosa fare e dove andare, dato che l'impresa, che è in difficoltà economiche, provvede a singhiozzo a pagare gli affitti e le pigioni dei vari alberghi dove sono stati alloggiati provvisoriamente, mentre la costruzione di nuovi alloggi altrove è di là da venire.

Alla luce di tali fatti ed esperienze, si è ritenuto opportuno costituire a Cefalù un comitato di cittadini, per chiedere la soppressione di tale stazione sotterranea, e la realizzazione di una fermata in superficie, distante qualche chilometro dal centro urbano di Cefalù (contrada Ogliastrillo).

Tale variante progettuale comporterebbe non pochi vantaggi. Oltre quelli estremamente importanti di fugare i rischi di crolli e danni per le abitazioni nel predetto quartiere di Cefalù, potrebbe comportare minori costi, quantificabili in circa 100 milioni di Euro. Infatti, venendo meno la realizzazione della progettata stazione sotterranea, l’attraversamento del tratto in galleria Ogliastrillo-Fiume Carbone potrebbe essere eseguito soltanto con una canna, al posto delle previste due canne. Di conseguenza, anche i tempi di realizzazione dell’opera verrebbero a contrarsi parecchio. Non sarebbe da meno inoltre il contenimento dell’impatto ambientale, come conseguenza di una riduzione significativa delle attività di cantiere e movimentazione di mezzi pesanti, in un contesto ad alta vocazione turistica , come è il territorio del Comune di Cefalù.  Città che con la sua maestosa Cattedrale ha ricevuto recentemente il riconoscimento Unesco, come patrimonio universale dell’Umanità.

Non sarebbe quindi uno spettacolo gradevole per un sito così prestigioso, avere nel suo territorio dei cantieri aperti, per anni ed anni, intervallati magari da prolungate interruzioni, come si sta verificando, ad esempio, nel pieno centro di Palermo.

Facciamo in modo, pertanto, che prevalgano le istanze politiche su quelle burocratiche, consentendo quindi che una variante progettuale, quella prima menzionata, chiaramente non marginale, possa essere approvata rapidamente, e completare tale Progetto in tempi ragionevolmente brevi.

 Sappiamo che è in corso una proficua concertazione tra R.F.I., il Comune di Firenze, la Regione Toscana, la Società appaltatrice, per una importante rivalutazione tecnica del progetto che riguarda la stazione sotterranea (Foster) di Firenze. Viene riferito che oltre ad aspetti prettamente tecnici, sono presi in esame motivazioni che privilegino componenti di carattere ambientale, urbano, architettonico, sociale.

Vorremmo, e Le saremmo grati, se altrettante sensibilità da parte delle Istituzioni potessero essere espresse nei confronti della suindicata variante del progetto di raddoppio ferroviario che riguarda il nostro territorio, e la nostra Città.

Cefalù 7 novembre 2016

                                                                   per il Comitato Ferrovia Impatto Minimo
                                                                           (Salvatore Ilardo