Due diversi modi di parlare nell'interesse dei cittadini

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Ottobre 2016, 13:54 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Il 14 e il 15 ottobre si è tenuto presso la base logistica Caserma Botta il terzo corso sulle terapie su misura - approccio integrato nel trattamento del cancro. Inutile sottolineare l'importanza di questo terzo corso, organizzato dai dottori Ivan Fazio, della Casa di Cura Macchiarella, e Massimiliano Spada, quest'ultimo del reparto oncologico dell'ospedale Giglio di Cefalù.

Il tema meritava l'interesse anche dei non addetti ai lavori, sia perché alla tribuna si sono succeduti tanti medici e studiosi della cura del cancro, provenienti da tutta Italia e di riconosciuto spessore scientifico; sia perché l'iniziativa nasce proprio nel momento in cui una politica scialba e ignorante mette in forse la stessa eccellenza dell'ospedale Giglio.

I due giorni di corso sono, infatti, una risposta a questa politica becera, che nella sanità è attenta soltanto ai numeri e non alla ricerca e allo studio delle malattie e delle cure necessarie. Non per nulla hanno patrocinato l'iniziativa l'Aiom-Associazione italiana di oncologia medica, il GOIM-Gruppo oncologico dell'Italia Meridionale, l'AIRO-Associazione Italiana Radioterapia Oncologica. Al patrocinio di queste associazioni si è unito il contributo di numerose case farmaceutiche.

Non riferisco dei singoli interventi, comprensibili a pochi per la loro natura specialistica e scientifica, ma sintetizzo lo scopo del corso, che è stato quello di far conoscere ai medici le ultime novità sulla cura del cancro, per accrescerne la preparazione specialistica. Ciò con enormi vantaggi degli sfortunati colpiti da questo gravissimo male, che troverebbero proprio a Cefalù la possibilità di curarsi con la speranza di successo. A meno che l'ospedale non diventi pubblico, perché in questo caso sparirebbero i medici e i sanitari in genere, che con sacrificio hanno costruito questa eccellenza.

A fronte di questa fattiva attività medico-scientifica, consapevole e cosciente, si è avuta una riunione presso l'Hotel Riva del Sole del M5S. Relatori dell'incontro sono stati: Azzurra Cancellieri, portavoce alla Camera; Paola Taverna, portavoce al Senato; Marialucia Lorefice, portavoce alla Camera; Francesco Capello, portavoce all'ARS.

A parte l'intervento sull'endometriosi di Marialucia Lorefice e la sua proposta di legge perché sia riconosciuta una malattia invalidante, non ho riscontrato la stessa consapevolezza riscontrata negli interventi del corso citato prima. Almeno tre dei quattro relatori hanno parlato da politici, cadendo spesso in contraddizione, la più macroscopica delle quali è stata la richiesta che la sanità in genere e l'ospedale di Giglio siano solo e soltanto pubblici; affidati, cioè, a quello Stato, che ha dimostrato in almeno un cinquantennio di non essere in grado di gestire neppure un piccolo allevamento di pecore. A uno Stato, che è insieme l'assicuratore, che incassa il premio pagato da noi alle sue agenzie INPS e INAIL, e colui che c'impone dove curarci e come curarci. Come se un assicuratore di automobili, dopo aver incassato il premio, c'imponesse di far riparare la nostra automobile incidentata presso un meccanico scelto da lui, perché meccanico di una officina dello Stato. Io non mi fiderei mai del meccanico scelto dai burocrati dello Stato, non vedo perché dovrei fidarmi di un medico scelto dagli stessi burocrati nel caso di una “riparazione” del mio corpo.

Nel caso del Giglio, poi, non dobbiamo dimenticare una sentenza del Consiglio di Stato, che stabilisce che un qualsivoglia istituto per essere pubblico deve nascere in forza di una legge, non essendo sufficiente, perché sia tale, che siano pubblici i membri del suo CDA e i suoi scopi. Con buona pace di coloro che credono che dichiarare pubblico l'ospedale Giglio sia una panacea.

Lascio ogni conclusione al lettore. Io mi limito soltanto a ringraziare i dottori Fazio e Spada, nonché tutti i relatori, per avermi dato l'occasione di scoprire che esistono ancora una scienza e una sanità indipendenti dalla politica e interessate solamente del diritto del malato alla cura.