Lavori di raddoppio ferroviario tratta Ogliastrillo-Castelbuono

Ritratto di Comune di Cefalù

28 Marzo 2013, 22:30 - Comune di Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Alla c.a. dell’Ing. Filippo Palazzo
Direzione Territoriale Rfi Palermo
Piazzetta Cairoli, 5
Palermo

Alla c. a. del Project Manager Ing. Tommaso Martellucci
Direzione Territoriale Italferr
Via Cimarosa, 10
Palermo

Alla c. a. dell’Ing. Carlo De Vito
Amministratore delegato di “FS sistemi urbani”
Piazzetta della Croce Rossa,
00161 - Roma

 

In relazione ai lavori di raddoppio ferroviario Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono Tratta Ogliastrillo-Castelbuono che interessano il territorio dello scrivente Comune, visionati gli elaborati progettuali relativi al progetto definitivo dei predetti lavori, si rappresenta di aver evidenziato le seguenti criticità da risolvere, prima dell’approvazione del progetto esecutivo, appaltato alla Toto Cotruzioni Generali:

  1. Il progetto definitivo in questione prevede la bonifica delle aree attualmente occupate dalla strada ferrata e di quelle occupate dalle opere pertinenziali alla stessa, tutte da dimettere. Considerato che dette aree, per la loro posizione, sono strategiche sia per uno sviluppo ordinato e sostenibile della mobilità  urbana del territorio sia per una loro riconversione in opere di urbanizzazione secondarie a servizio della città, è necessario prevederne la loro riqualificazione, in sede di stesura del progetto esecutivo a carico della TOTO Costruzioni, da ricomprendere nel medesimo progetto nonché concordare le modalità di cessione con la scrivente Amministrazione al fine di evitare così che le stesse divengano zone di degrado.
  2. Al fine di scongiurare pesanti ripercussioni negative sull’economia della Città, (seconda località turistica dell’isola), soprattutto nella stagione estiva in cui si concentrano le attività economiche connesse al turismo,  nell’intento di limitare il transito non-stop degli automezzi della ditta appaltatrice sulle principali arterie comunali, legato all’allontanamento delle terre e rocce provenienti dallo scavo dei tunnel principali, è imprescindibile che lo stesso sia organizzato con le tecnologie più opportune in maniera tale che si proceda lungo la direzione Messina Palermo aprendo il fronte di scavo a Castelbuono e procedendo verso Ogliastrillo. Questo consentirebbe di allontanare detti materiali di risulta utilizzando assi viari esterni al centro abitato e come tali non interferenti con l’ordinario flusso veicolare.

Per tali motivi si chiede un urgente incontro.
In attesa di celere riscontro, si porgono cordiali saluti.

Cefalù, 28/03/2013                                                                                                                                                                     Il sindaco
                                                                                                                                                                                                 Rosario Lapunzina

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Cefalù ed il cantiere per la nuova fermata metropolitana - Saro di Paola - 24 marzo 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/1941)

Lavori per il doppio binario Ogliastrillo-Castelbuono - Comune di Cefalù - 23 marzo 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/1935)

Commenti

La lettura dell’articolo relativo al tavolo tecnico tenutosi il 23 marzo u.s. per valutare le problematiche legate alla realizzazione del doppio binario nella tratta Ogliastrillo - Castelbuono (https://www.qualecefalu.it/node/1935) mi aveva già lasciato delle perplessità sulla valutazione dell’impatto che tali lavori avranno sul nostro “ambiente”.
Perplessità che avevo ritrovato anche nell’intervento di Saro Di Paola “Cefalù ed il cantiere per la nuova fermata metropolitana” (https://www.qualecefalu.it/node/1941) e che vengono nuovamente confermate da questa richiesta del Sindaco di un incontro con Italfer.

Quando si parla di impatto ambientale e di sua valutazione troppo spesso si è portati a considerare solamente gli effetti che un’opera avrà sui fattori ambientali come fauna, flora, ma anche suolo, acqua, aria ed, ovviamente, paesaggio, a lavori ultimati.
Così pensando, dal momento che il doppio binario ferroviario e la stessa stazione di Cefalù saranno interamente in sotterranea e che le uniche opere visibili all’esterno saranno i pozzi di ventilazione e le uscite di emergenza, si sarebbe portati ad immaginare che tali lavori avranno su Cefalù un impatto pressoché “nullo”.
In realtà tra i fattori ambientali va inserito anche l’essere umano, in quanto parte integrante del territorio e, nella valutazione di impatto ambientale occorre tenere in giusta considerazione gli effetti legati alla realizzazione dell’opera,
ed allora, se pensiamo ai mezzi pesanti che percorreranno le nostre strade per trasportare la terra e le rocce estratte ed i materiali da costruzione,
se pensiamo ai cantieri che saranno aperti nella zona dello Spinito,
se pensiamo agli effetti che tutto questo avrà sull’aria, sulle nostre già dissestate strade, sulla circolazione viaria,
l’impatto ambientale non potrà che essere “considerevole”.

Se, dunque, è pienamente condivisibile la preoccupazione per «l’impatto che gli stessi lavori avranno sulla viabilità cittadina» che ha spinto il Sindaco a chiedere, con urgenza, un incontro con Italfer,
mi lascia, invece, perplesso che tutto questo stia emergendo solamente ora dalla visione degli elaborati del progetto definitivo, quando tutti gli aspetti tecnico-organizzativi sarebbero dovuti essere già stati valutati in fase di studio e di definizione del progetto e, adesso che dovremmo essere giunti «all’imminente avvio dei cantieri», sarebbero dovuti essere pianificati in ogni dettaglio.

L’augurio è che vi siano ancora margini per potere «risolvere prima dell’approvazione del progetto esecutivo» le “criticità” evidenziate dal Sindaco
ma, personalmente, l’impressione che ne ricavo è che Cefalù, ancora una volta, si trova a dovere “inseguire”, a dovere cercare di tamponare situazioni certamente prevedibili che si sarebbero dovute affrontare a tempo debito.

Penso che, come ha scritto Saro Di Paola, «…non resta che rassegnarci. Ad anni di danni.» ad anni di disagi che sarei disposto ad accettare se avessi la certezza che la riqualificazione e rifunzionalizzazione delle aree dismesse dell’attuale tracciato ferroviario permetterà a Cefalù di «Programmare il futuro, ridisegnando l’assetto della Città, […], prevedendo la realizzazione di parcheggi e servizi nella zona dell’attuale stazione, e di sistemi di interscambio, nella zona ovest, a Santa Lucia, così come nella zona est, in prossimità del Villaggio dei Pescatori, con l’utilizzo di un mezzo di trasporto su gomma che, mediante la galleria che attraversa la rocca, consenta una facile e veloce mobilità verso il centro della Città.» (vedi programma elettorale del sindaco Lapunzina - http://www.laltracefalu.it/node/7439)
ma, purtroppo, leggendo quanto scritto nel comunicato «Si chiederà, inoltre, un impegno concreto per la realizzazione di infrastrutture a compensazione dei disagi che la città avrà durante la realizzazione del doppio binario. Il Sindaco ha, inoltre ribadito la intenzione dell’Amministrazione di accelerare i tempi di predisposizione di una progettazione definitiva per la riqualificazione delle aree che saranno dismesse dalle ferrovie, realizzando alcune importanti infrastrutture delle quali la città di Cefalù ha assolutamente bisogno.» (https://www.qualecefalu.it/node/1935), mi viene da pensare che, allo stato attuale, di certezze ce ne siano ben poche.