7 Settembre 2016, 20:50 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Finalmente posso dare una buona notizia sulla vicenda dell'ospedale.
Prima, però, è necessaria una precisazione. L'Assessorato di Gucciardi aveva inviato il piano della nuova rete sanitaria già nel mese di luglio e il Ministero aveva comunicato la sua approvazione già nel mese di agosto. Poiché tale piano prevedeva un fortissimo ridimensionamento dell'ospedale Giglio, c'era stata una levata di scudi da parte dello stesso CdA, il cui Presidente aveva convocato una conferenza con i Sindaci del comprensorio, nella speranza di averli alleati nella battaglia in difesa dell'ospedale, che correva il rischio di un declassamento e di una conseguente riduzione dei posti letto e dei reparti, come l'oncologia, la cardiologia eccetera.
Tale declassamento avrebbe punito gli attuali dirigenti per essere riusciti ad azzerare l'esposizione debitoria dell'ospedale, ma avrebbe soprattutto punito la popolazione cefaludese e quella madonita, che gravita su Cefalù, privandola di un ospedale in grado di offrire prestazioni adeguate in difesa della salute pubblica.
Dagli interventi dei Sindaci durante la riunione anche un uomo distratto sarebbe stato in grado di capire che con simili alleati non poteva vincersi alcuna battaglia in difesa dell'ospedale. D'altra parte, ogni cosa era stata decisa, nonostante l'assessore Gucciardi si rifiutasse d'informare per tempo del suo piano inviato al Ministero già in luglio e della sua approvazione da parte del Ministro.
Il Direttore sanitario ha rotto gli indugi e insieme alla senatrice Vicari si è recato a Roma presso il Ministero. Qui si è saputa ogni verità.
Come rimediare? Il decreto era stato ormai approvato e l'unica cosa fattibile rimaneva emendarlo nelle parti più negative per il nostro ospedale, per il quale si prevedeva un declassamento a ospedale territoriale. Le argomentazioni a favore di emendamenti migliorativi erano supportate dai dati delle prestazioni dell'ultimo anno, per cui esse hanno convinto il Ministro ad accondiscendere alla richiesta della Senatrice e del Direttore sanitario.
Aspettiamo, quindi, la pubblicazione del decreto assessoriale, previsto per domani. Ma aspettiamo pure gli emendamenti promessi e soprattutto l'assicurazione che essi eviteranno la chiusura di reparti e limiteranno il ridimensionamento dei posti letto a meno di cinquanta. Un ridimensionamento irrisorio, che non impedirà all'ospedale di continuare in quella eccellenza, che in questo ultimo anno ne ha fatto la destinazione di malati non soltanto dal Distretto di Cefalù, ma anche da altre province siciliane e talvolta persino da altre regioni italiane.
Se le cose andranno così – e non ho motivo di dubitarne – rivedrò con piacere il presidente Albano, che oggi, dopo aver spiegato quanto fatto in favore dell'ospedale, ha chiesto a noi della stampa un aiuto corale nella sua battaglia, che era e rimane anche la nostra. Lo rivedrò con piacere, per festeggiare la vittoria.
Per quel che riguarda i Sindaci, in particolare quello di Cefalù, continuerò a tenerli “in non cale”.
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