La Telecamera di piazza Garibaldi, a che serve?

Ritratto di Pino Lo Presti

20 Agosto 2016, 05:53 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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L’istallazione di una delle tre telecamere per il controllo del traffico nel Centro Storico, in progetto (che, pare, si stia avviando a conclusione), trova - non me - ma il comune buon senso - dopo anni di attesa - deluso ed esterefatto.

Si sa che il Centro storico ha tre accessi fisici (Porta Terra, Porta Ossuna e Porta Giudecca) ma il Centro storico “allargato”  ne ha quattro: la via P.pe Umberto (all’altezza della chiesa di S.Maria), piazza A. Diaz, Porta Ossuna e Porta Giudecca.
 Si sa anche che, per Regolamento da Ordinanza Sindacale, gli accessi fisici utili all’ingresso sono solo due: piazza A. Diaz e Porta Giudecca; via P.pe Umberto e Porta Ossuna essendo dedicati alla uscita.

Ora, il tema è "cosa vogliamo controllare": solo gli accessi fisici utili all’ingresso secondo quanto stabilito nel Regolamento della O.S., o tutti gli accessi fisici utili all’ingresso?

Se qualcuno ha voglia di trasgredire, lo fa dove sa che c’è un controllo o dove sa che non ce n’è?

Ci si ricorda che il “controsenso” è la pratica più diffusa tra i trasgressori?

Quale lo scopo del controllo: dissuadere ed eventualmente sanzionare la trasgressione?

Perchè allora controllare solo gli accessi fisici utili secondo la O.S.; non si sa che anche a Cefalù i trasgressori usano il controsenso?
 Sembrerebbe, a prima vista, da stupidi controllare solo la porta della facciata e lasciare aperta la finestra sul retro, non vi pare?

E' esperienza comune che, a qualunque ora del giorno, molti motorini, e - in alcune ore della tarda serata - anche alcune macchine, entrino in controsenso da Porta Ossuna e, risalendo per via Spinuzza o via Vanni, vadano dove vogliono: verso piazza Duomo, via Costa o addirittura Porta Terra e via P.Pe Umberto ...!

Planimetria A

... come sappiamo tutti che da via P.pe Umberto si scende usualmente per piazza Garibaldi; magari di macchine meno (tranne qualche turista spaesato che non vede il cartello di divieto di accesso a St. Maria)!

Planimetria C

(Vedi anche: 25 agosto 2014, ”In 23 minuti, 10 infrazioni” https://www.qualecefalu.it/node/14074; le trasgressioni, nei due sensi di marcia, illustrate in quel servizio: provenienza in controsenso da via Spinuzza e Corso Ruggero in direzione via P.pe Umberto e viceversa, provenienza in controsenso da via P.pe Umberto in direzione di via Spinuzza e Corso Ruggero, potranno tranquillamente continuare indisturbate anche ora).


Fin qui sembrerebbe un sistema di controllo che non abbia specificatamente di mira la Trasgressione vera e propria ma forme più “civili” di trasgressione tipo quella di chi consapevolmente passi un varco video-sorvegliato acceso, in funzione!

Un peccato di ingenuità!
Ma non è così; la malizia è stata invece pur presente nell’ideatore di questo sistema.
Secondo voi infatti perchè, una volta messa una telecamera a piazza A.Diaz ha avuto l’acume di metterne un’altra a Porta Terra? E’ facile: perchè ha tenuto conto di coloro che, percorrendo in controsenso via Mons. Castelli, sarebbero potuti entrare in via G. Matteotti, aggirando l’ostacolo ...

Planimetria B

... ed anche di coloro che sarebbero potuti scendere, sempre in controsenso (come già ricordato), da via P.pe Umberto verso piazza Garibaldi e il Corso (plan. C)!

Però forse mi sbaglio; perchè se fosse stato questo il motivo, allora perchè la stessa possibilità non è stata considerata per Porta Ossuna (plan. A)?

Fin qui sembrerebbe che l’Intelligenza che ha pensato all’impianto del Sistema potrebbe essere al 50% consapevole “del male” e al 50%  ingenua (ma non si escludono ovviamente altre dinamiche logiche a noi inaccessibili e ignote).

Il Punto di domanda sul varco di piazza Garibaldi non resta solo nei termini di quanto sopra esposto ma si amplifica.

Se la telecamera di piazza Garibaldi fosse stata posta proprio per “beccare” coloro che provenissero da via G. Matteotti (tramite via mons. Castelli in controsenso) o (sempre in controsenso) da via P.pe Umberto, perchè lascia “scoperte” piazza Garibaldi e via Spinuzza? 
Così, Piazza Garibaldi e via Spinuzza rimangono “liberi” sia per i trasgressori del caso C che del caso B.
Così come è posta questa telecamera controlla soltanto l’inizio di Corso Ruggero (da via Carbonari in poi, Corso Ruggero è fuori controllo)!

Probabilmente - ripeto - mi sbaglio; ci sarà qualcosa che non so o che non ho capito.

Sarebbe utile - come anche ad altri nelle mie condizioni - capire intanto che c’entra il “Ministero” (di cui ha parlato il Sindaco a Radio Cammarata, domenica 31 luglio 2016
, audiovisionabile in Federico Cammarata TV - https://www.streamera.tv/movie/127697/desktop-2016-07-31-12-22-10/) nella scelta del numero e dei luoghi in cui istallare le telecamere (sarebbe utile conoscere la legge che autorizza il Ministero - penso dei Beni Culturali - ad imporre queste cose ad un Comune in una realtà urbana tanto particolare); sarebbe utile poi leggere le motivazioni del progetto proposto da tale Ministero; solo così si potrebbe credo saperne di più e quindi forse capire.

Così non si capisce, sembrerebbe fin qui un sistema, “al fondo” (allo scopo ultimo cioè di prevenire il vero “Crimine”), inutile!

Non sarebbe stato più sensato collocare questa Telecamera sull’ultima parete a destra di via G. Matteotti (angolo Bar Antica Portaterra), ...

... o - ancor meglio - sulla facciata di palazzo Vazzana? La via di Fuga prescritta avrebbe potuto essere benissimo via P.pe Umberto; perchè mai via Spinuzza!?


Non capisco infine come la Soprintendenza abbia potuto permettere questo:

Edicola di S. Rocco

primaora

... e in cosa consistessero  i “buoni propositi” che a difesa e valorizzazione delle Edicole votive erano stati così solennemente celebrati nel Comunicato del 27 giugno 2014 (“La Festa del SS. Salvatore e le edicole votive di Cefalù patrimonio immateriale”), riportato in “Sotto la regìa Lapunzina, siamo ormai alla farsa, uno spot tira l’altro” (https://www.qualecefalu.it/node/12883), del 3 luglio 2014.


Chissà cosa penserebbe oggi quella signora cinquant’enne, forse milanese, che destò ammirazione con un suo semplice gesto proprio di amorevole cura della Edicola di S. Rocco.
Era il giugno del 2009, su DonLappanio (apri pdf.): '09.06.16I LETTORI SEGNALANO - UN GESTO, UN ESEMPIO.pdf


Ma non è finita qui.
Se siate tra coloro che pensano che il bello (di un'azione, di un prodotto) sia strettamente conseguenziale alla qualità dell'atteggiamento "creativo", del suo cuore e del suo intelletto, allora quali qualità intellettuali e del sentimento leggere nel resto di questo intervento? (plastica rossa a parte in quanto serve solo per permettere al cemento della  buca in cui sarà poi posto il palo di asciugare).

Sembra che sia stato a seguito delle veementi proteste di un cittadino,  fatte direttamente al Sindaco, che il giorno dopo si è provveduto ad una meno indecente soluzione:

Non sappiamo se sia stato anche questo un caso ma non sarebbe comunque stata la prima prova di scarsa sensibilità nei confronti del "corpo" di questo martoriato Centro storico.