Amministrare senza strumenti vuol dire navigare a vista

Ritratto di Roberta Fertitta

30 Luglio 2016, 16:40 - Roberta Fertitta   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Con impegno e con la volontà di acquisire la competenza necessaria a tutelare il Bene dei miei Concittadini, prendendo parte attiva al Movimento Autonomia e Libertà, con il solo scopo di rendermi edotta per ottenere i mezzi che mi aiuteranno ad agire per il bene della nostra comunità, al servizio di un Paese che reputo degno di tutela, salvaguardia e rivalutazione, ho ritenuto opportuno
aggiornarvi sulla situazione attuale del nostro PRG e di informare tutta la cittadinanza su quanto personalmente appreso in alcuni incontri sul tema nelle riunioni del Movimento.

Il nostro PRG è arenato ancora nei meandri dell'Ufficio Tecnico e della Commissione Edilizia.
Non vi è notizia alcuna di una sua prossima attuazione, perché siamo fermi al preliminare Schema di Massima che dovrebbe portare, chissà in quale epoca futura, all'approvazione del Progetto Definitivo.
E' invece di fondamentale importanza prendere atto che il progresso urbanistico necessita di una
programmazione attenta ed oculata, che assicuri l'equilibrata composizione tra interessi pubblici ed interessi privati e che la dilatazione dei tempi non può e non deve pregiudicare tali interessi.
Questo vi chiedo ancora una volta, che il senso civico si risvegli e ci guidi verso la tutela dei nostri diritti.

Non possiamo tacere e accettare che il Sindaco si interessi esclusivamente di intestarsi “Cause Perse”, a spese di noi tutti, non possiamo permettere che Cefalù si riempia di immondizia e del suo lezzo né che le uniche attività economiche a sorgere ovunque giornalmente siano parcheggi privati, senza occuparsi minimamente di una programmazione che usi una intelligenza razionale per sfruttare al meglio la crescita della domanda e l'espansione dei consumi.

Torniamo instancabilmente a parlare di come si deve e si può amministrare una Comunità e il suo territorio dopo aver constatato con mano il fallimento delle politiche adottate negli ultimi anni e il conseguente dissesto finanziario a cui è stato portato il nostro Comune.

Ricordiamo, in quanto consolidato e condiviso dalla cultura amministrativa più consapevole, il concetto di complessità, che viene applicato al sistema generale costituito dalla città e dalla società. Questa peculiarità, tipica dei sistemi della natura, ha fatto nascere nella cultura che la tratta la necessità di avvalersi di discipline conoscitive e successivamente della elaborazione di strumenti di pianificazione e di programmazione. Acquisito e fatto proprio il concetto di complessità, fondato sulla certezza che per far politica occorre essere dotati almeno della capacità di dirigere democraticamente i fenomeni sociali e d'uso del territorio , diventa urgente dotarsi di un Piano Regolatore Generale. Incredibilmente a Cefalù negli ultimi dieci anni non abbiamo avuto amministratori pubblici che abbiano capito il nesso che lega culturalmente il PRG con le politiche che si dovevano e si potevano mettere in campo per rispondere alle istanze dei suoi cittadini.

È prevalsa invece la cultura retrograda e miope dei programmi elettorali confezionati tradizionalmente con i contenuti fumosi quanto diseducativi.

Il ridicolo si è realizzato e la regressione del sistema cefaludese si è prodotta con i perniciosi effetti diffusi su tutta l'area madonita. Cosi la perdita di credibilità del sistema viene diffusamente interpretata come debolezza, che consente ai poteri istituzionali sovraordinati al Comune di assumere decisioni a danno dei cefaludesi. In queste condizioni anche il mondo privato stenta a trovare conveniente l'investimento nel nostro territorio. Gli effetti della navigazione a vista, senza strumenti idonei, ha contribuito al prodursi di un insieme di concause generatrici del progressivo depauperamento di quella atmosfera fertile fatta di coraggio, creatività ed intuizione, che caratterizzano i sistemi virtuosamente in sviluppo.

Lo scoramento degli operatori, che tradizionalmente generano ricchezza e sostengono il sistema, si può comprendere, in questo scenario, senza difficoltà. Tali settori avrebbero necessità di avvalersi di politiche di investimenti per la modernizzazione degli apparati produttivi di beni e servizi, confidando nelle politiche pubbliche fondate sulla chiarezza degli strumenti pubblici di pianificazione territoriale e programmazione.

Ma senza PRG non è possibile una guida della complessità per avere certezze. Su questa incertezza si gioca la competitività e il futuro delle giovani generazioni. A ciò va connesso il sintomo della perdita del ruolo, un tempo riconosciuto a Cefalù, di motore della crescita della realtà madonita.

La città è il luogo per eccellenza in cui l'individuo si trova ad esistere quale produttore e consumatore e deve essere messo in condizione di fruire del paesaggio, servirsi agevolmente delle infrastrutture, delle principali reti di comunicazione e di tutelare le aree di interesse storico ed ambientale preservandole per le generazioni future.

Nulla può essere lasciato al caso, se vogliamo curare e guarire Cefalù dalle nefandezze di questa amministrazione.
Armiamoci di buona volontà e coraggio e non lasciamo che le nostre intelligenze critiche vengano ancora oltraggiosamente ignorate.

                                                                     Roberta Fertitta per il Movimento Autonomia e Libertà