15 Luglio 2016, 18:00 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Foto tratta da L'altra Cefalù
Popolo di Cefalù, che cosa vuoi di più per capire? Per capire che per quattro anni sei stato ingannato da un falso profeta, che per dieci anni si era battuto contro coloro che reggevano le sorti del Paese, accusandoli di ogni nefandezza possibile; nefandezze ancora vive e portatrici, a suo dire, anche dei danni, che egli causa, ora che a reggere le sorti del Paese è egli stesso.
Che cosa vuoi per capire che in questi quattro anni ti sei impoverito come mai era accaduto in passato, neanche quando i soldati anglo-americani bivaccavano in piazza Duomo e tu stesso e i tuoi figli soffrivate la fame; quando a bivaccare erano gli anglo-americani, che poi finirono con il favorire la tua rinascita, e non i tanti abusivi sul tuo Lungomare?
È così difficile squarciare il velo, che t'impedisce di vedere? È così difficile riflettere e notare quanta incompetenza e quanta arroganza caratterizzano il falso profeta? Te l'hanno detto i Giudici con le loro sentenze, te l'hanno ripetuto i Commissari liquidatori con una loro deliberazione, ma tu, popolo di Cefalù, rimani inerte. Non ti ribelli, non protesti, ma borbotti. Lasci persino che si offendano i giornali e i blog liberi, che t'informano, riportando sentenze e documenti. Certo, popolo di Cefalù, chi t'informa e critica altro non può fare, se tu lo lasci solo; se tu non sei al suo fianco a reclamare che il profeta e i suoi sostenitori rispondano alle tantissime domande, delle quali egli è soltanto un portavoce, perché esse sono o dovrebbero essere le tue domande.
Popolo di Cefalù, lascia per un mese il tuo impegno di tifoso per un campionato di calcio fermo e metti un po' d'impegno all'esame del tuo Paese; guarda alla sua situazione, che è la peggiore dal Dopoguerra: difenditi e difendi il tuo futuro, erroneamente affidato a un profeta, che si è dimostrato un falso profeta. E voi, giovani di questo popolo, scrollatevi dei falsi miti e pensate al vostro futuro. Voi, più dei vostri padri, ne avete il diritto. Reclamate il rispetto dovutovi, se saprete essere migliori dei vostri padri; se saprete comprendere che una vita dignitosa potrà essere vissuta soltanto se non vivrete nell'ossequio di qualunque profeta. Se riflettete, oggi ne avete la prova vivente in chi crede che la politica non è nei fatti, ma nelle sue parole. Non credetegli, come hanno fatto i vostri padri!
Svegliati, popolo di Cefalù! È tempo che ritorni padrone della tua vita. Non aspettare lavoro per il raddoppio ferroviario o per il nuovo ClubMed, ma esigi investimenti e rispetto per coloro che vogliono farli. Chiedi regole certe e lascia che a vincere sia il migliore e non il più raccomandato. Un tempo era così e Cefalù cresceva, oggi non è più così, e Cefalù muore.
Svegliati, quindi, per salvarla.
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