Il 31 luglio Sorgenti Presidiana SOSPENDERA’ il servizio di potabilizzazione

14 Luglio 2016, 15:25 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti]

Come ricorderanno quanti hanno seguito sulle pagine di questo blog le vicissitudini della gestione del Servizio Idrico Integrato a Cefalù, il Sindaco Lapunzina, il 3 giugno scorso, (https://www.qualecefalu.it/node/19342), ha “ordinato ad AMAP la prosecuzione della gestione del SII per 120 giorni" a partire dal giorno dell'ordinanza..

A tale ordinanza, CONTIGINBILE ed URGENTE, il Presidente dell’AMAP ha risposto PICCHE.
Lo stesso giorno dell'ordinanza (https://www.qualecefalu.it/node/19344).
Le opposte certezze dei due Enti sulla titolarità della gestione del SII hanno indotto il Sindaco ed il Presidente dell’AMAP, ciascuno per la loro parte, a restituire a Sorgenti Presidiana le fatture per il servizio di potabilizzazione già reso.

Preso atto dello scaricabarile tra Comune ed AMAP, mentre il Sindaco, di fatto, gestiva il servizio come Responsabile della Protezione Civile, Sorgenti Presidiana, il 15 giugno, ha inviato ai due Enti ed alle Autorità preposte una missiva (https://www.qualecefalu.it/node/19384) “al fine di fare chiarezza sulla vicenda” ed “avere contezza dell’Ente titolare del servizio e, come tale, tenuto al pagamento dei corrispettivi”.

Ad oggi, 14 luglio, i due Enti e le Autorità preposte alla tutela dell’interesse pubblico “non hanno ritenuto di dover intervenire per la soluzione del conflitto tra il Comune e l’AMAP SpA”.
Sicché, oggi 14 luglio, Sorgenti Presidiana ha indirizzato ai due enti ed alle Autorità preposte “L’ATTO DI DIFFIDA E DI PREAVVISO”, che pubblico di seguito nel suo testo integrale.
L’atto si conclude con l’AVVISO che Sorgenti Presidiana
“SOSPENDERA’ il servizio di potabilizzazione a far data dal 31 luglio 2016”,
se gli Enti e le Autorità interessate
“non renderanno noto, in maniera inequivocabile, l’Ente attualmente gestore del Servizio Idrico Integrato del Comune di Cefalù” che dovrà ”adempiere, senza ulteriori indugi, le obbligazioni di natura patrimoniale agli stessi facenti carico”.

Tanto tuonò che piovve?
Non ci resta che attendere.

Personalmente, attendo nel convincimento che, per la migliore soluzione della vicenda, altra via non si sarebbe dovuta intraprendere se non quella del ritorno alla gestione diretta del servizio da parte del Comune.
Sin da quando, negli ultimi mesi del 2013, era apparso ineluttabile il fallimento di APS.
Ciò perché, tra i 52 Comuni che avevano ceduto il servizio ad APS Cefalù era l’unico a dovere rispettare gli obblighi del contratto di projet financing in base al quale, il 31 maggio del 2000, aveva affidato a Sorgenti Presidiana la costruzione e la gestione venticinquennale dell’impianto di potabilizzazione.

Saro Di Paola, 14 luglio 2016

______________________________________________________________________________________________________