Un Sindaco sereno e fiducioso, cittadini preoccupati e depauperati

Ritratto di Angelo Sciortino

10 Luglio 2016, 10:58 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Sull'Ordinanza con cui il CGA ha rigettato la richiesta di sospensiva del provvedimento emesso dal TAR di Palermo, vorrei innanzitutto ricordare che la questione di fondo non verte sulla realizzabilità o meno della struttura commerciale, destinata ad essere utilizzata come supermercato.” esordisce il Sindaco nel suo comunicato. Quindi? Quindi, il Sindaco e la sua Amministrazione avevano annullato per intero la concessione!

Prosegue il Sindaco nel suo comunicato: “Piuttosto, ciò da cui origina il contenzioso è la richiesta da parte del Comune che, in ossequio alle norme edilizie vigenti per l'area in questione, la costruzione si conformi a taluni dettami da stabilirsi attraverso una convenzione, tra i proprietari e il Municipio, affinché vengano riservati all'uso pubblico, in termini di parcheggi, viabilità e verde, talune aree interne al lotto.”. Non ricordo di aver letto che il Comune, presente nelle due conferenze di servizio, abbia ricevuto un diniego alle sue richieste. Tant'è che fu rilasciata la concessione!

Per il Sindaco, però, la partita non è chiusa. Egli dice, infatti: “Ciò detto, prendiamo atto della citata Ordinanza, con cui il CGA ha stabilito che, nelle more della udienza in cui, nel dicembre prossimo, il TAR affronterà il merito della vicenda, l’attività edificatoria possa essere intrapresa dalla MD Immobiliare “a proprio rischio”, ritenendo comunque possibile il CGA che anche a lavori iniziati possa darsi corso, qualora riconosciute legittime le richieste del Comune, alla stipula della Convenzione, in esecuzione delle norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico.”. Non vedo come non possa prendersi atto di una decisione del giudice adito e ancor meno capisco quali ragioni hanno spinto il Sindaco a presentare il ricorso, se all'udienza di dicembre presso il TAR potevano essere “riconosciute legittime le richieste del Comune” e se “anche a lavori iniziati” poteva essere “stipulata la convenzione”. Non sarebbe stato più opportuna una maggiore saggezza, che avrebbe evitato ai cittadini il costo di migliaia di euro per il pagamento degli onorari al difensore? Quei cittadini, che, a differenza del Sindaco, non sono sereni e fiduciosi! È vero, infatti, che la questione di fondo non verte sulla realizzabilità o meno della struttura commerciale, perché essa verte sul mancato rispetto della saggezza nell'amministrare, ma soprattutto sul fatto che le nostre azioni ci fanno inciampare e le parole sono un goffo tentativo di cadere in piedi.