E' tempo di avere ragionevole consapevolezza

Ritratto di Angelo Sciortino

8 Luglio 2016, 10:01 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Gesù disse: “Date a Cesare quel ch'è di Cesare e a Dio quel ch'è di Dio”. Sicuramente un consiglio giusto e saggio, che non vale oggi, nel momento in cui Cesare s'è preso troppo. Forse oggi vale di più il seguente consiglio del poeta Paul Eluard: “Bisogna togliere a Cesare tutto quello che non gli appartiene.”.

Il punto, quindi, è di stabilire se siamo capaci di toglierglielo e se lo vogliamo.

Guardiamo al panorama politico italiano di oggi. Scendendo la scala fatale di una Politica sempre più degradata, troviamo Renzi e il renzismo, Grillo e il grillismo, Berlusconi e il berlusconismo, quindi l’intero arco dell’offerta politica, in cui tutti sono accomunati proprio dalla medesima sostanza, che si suddivide in tre componenti, tutte altrettanto inquietanti: natura del movimento, rapporto col Capo, stile di eloquio ed esposizione.

Che cosa accomuna renzismo, grillismo e berlusconismo? Una strana forma di “democrazia recitata”, retorica, fondata sulla parola, insomma narrata, più che attuata, che è il presupposto e il fondamento di una pseudo-democrazia plebiscitaria e carismatica. O, per essere più chiari, di una dittatura.

Fatte queste considerazioni e condividendo che è necessario togliere a questi politici ciò che non appartiene loro, perché appartiene soprattutto ai pensionati con 300 euro al mese, non me la sento di affidarmi alle forze politiche appena citate sia perché alcune di esse, per aver peccato, avrebbero bisogno di un periodo di Purgatorio, e sia perché, pur non avendo peccati sulla coscienza, di spessore culturale insufficiente per trasformare la loro retorica in azioni.

Certamente la situazione sarebbe ben diversa, se una buona maggioranza avesse l'orgoglio di essere cittadini e non sudditi o clienti; se avesse un'opinione personale – giusta o sbagliata che sia – sui problemi del Paese e non l'opinione che altri le propinano condita con le loro chiacchiere. E, si badi bene, non parlo di cultura o d'ignoranza, ma dell'orgoglio di non avere padroni e della volontà di non essere asserviti, magari precariamente.

Qualora tale orgoglio s'impadronisse di un grande numero di cittadini, allora renzismo, berlusconismo e grillismo verrebbero spazzati via in un lampo e l'Italia tornerebbe ad avere un futuro. Se invece si continua a decidere in maniera umorale, seguendo soltanto il principio del cupio dissolvi, si torna a seguire un nuovo uomo della provvidenza, che accrescerà i già gravissimi danni del Paese. E che oggi sia questo il pericolo è incontestabile, perché gli ultimi vent'anni ce ne hanno dato l'esempio.

Incapaci di correggere le storture del sistema, che cominciò a delinearsi dal momento della nascita del famigerato centro-sinistra, in tanti gongolarono quando un Di Pietro e tanti suoi colleghi diedero una spallata a quel sistema, quella spallata che essi non avevano saputo dare con la forza del loro voto in quasi cinque tornate elettorali. Non si resero conto che si trattava di rinunciare al loro diritto di autodeterminarsi; alla rinuncia di essere liberi.

Bastò che un uomo come Berlusconi si presentasse come un demiurgo capace di decidere della loro vita al loro posto e gli si affidarono ciecamente, come poi fecero con Renzi e come oggi vorrebbero fare con Grillo. Così, però, non si cambia; così non si riacquista la propria libertà e si rinunzia, anzi, alla propria dignità.

Dichiaro la mia incapacità di suggerire soluzioni, per evitare che il Paese affondi ancora di più. Ognuno rifletta e ricerchi tali soluzioni, tenendo però presente la storia; pensando ai Trenta Tiranni ad Atene, a Napoleone nella Francia post rivoluzione, a Hitler e Mussolini nel I Dopoguerra, a Lenin e Stalin nella Russia sconfitta.

Nonostante questa mia incapacità, un augurio posso farlo: mi auguro di vero cuore che la ragione e l'intelligenza tornino nelle menti dei cittadini e l'orgoglio di essere liberi e non schiavi nei loro cuori. Temo, però, che forse resterà soltanto un mio augurio!