24 Giugno 2016, 11:46 - Giuseppe Maggiore [suoi interventi e commenti] |
"INCREDIBILE DICTU"
Cosa da non crederci!
Ci se ne è accorti Domenica scorsa, giorno 19 Giugno, mi riferisce mia sorella Serena.
Nella tomba della Famiglia Li Vecchi, sita nel 1° viale della parte nuova del locale cimitero, sono stati rinvenuti dei puzzolenti escrementi umani, sicuramente lì depositati ipoteticamente ventiquattr'ore prima, Sabato, giorno del contiguo mercato rionale.
Qualcuno, o visitatore o, più probabilmente, fruitore della detta fiera o facente parte della stessa, non resistendo più ad uno stimolo impellente, per questa sua fisica bisogna è entrato al cimitero (o vi si trovava già) ed ha utilizzato come gabinetto la prima cappella che si è trovata davanti, pur essendo i bagni pubblici dislocati a brevissima distanza.
E ciò, nel migliore dei casi, a non voler minimamente pensare ad un discutibile proposito portato avanti intenzionalmente con pervicacia.
Un deprecabile comportamento che accomuna l'essere umano alla bestia!
È la prima volta che nella mia vita ho notizia di una schifezza del genere e ciò mi tocca particolarmente anche perché nella detta cappella, oltre ai rispettabili congiunti Li Vecchi, sono sepolti i miei genitori.
Almeno avesse pulito, dopo!
Un atto estremamente immorale, vile, incivile, sacrilego e di cattivissimo gusto; azione che connota nella sconosciuta persona che l'ha compiuta la completa mancanza dei basilari elementi dell'educazione, della dignità, del buon senso, del rispetto, della decenza, della morale, della deferenza che si deve ai defunti, del decoro e di quant'altro di elevato che possa esistere.
Ci troviamo in presenza di un demente o di un incallito spregiudicato esemplare della umana incoscienza? Di un grassatore o di cos'altro?
Cefalù, 24 Giugno 2016.
Giuseppe Maggiore
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Commenti
Angelo Sciortino -
Non si può credere
Caro Pippo, hai ragione, non si può credere. Sembra di vivere in un incubo, che ci fa sognare noi stessi in un abisso d'inciviltà, d'immoralità e d'irrispettosità sacrilega!
Enzo Rosso -
Decadenza di una civiltà
Caro Pippo, quando ci si riduce a non avere più rispetto per i "Maggiori", allora è segno che la civiltà, nella quale viviamo, ha già imboccato la via della decadenza.