24 Marzo 2013, 08:59 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Il 2 giugno del 2010, mentre ad “Ogliastrillo” ed alla “Romana” di Lascari i lavori di raddoppio della tratta ferroviaria Fiumetorto-Ogliastrillo procedevano alacremente con quelle ripercussioni che,
dal punto di vista ambientale, erano, e sono tuttavia, sotto gli occhi di tutti
e che, dal punto di vista della circolazione veicolare lungo l’asse della S.S.113,
erano ben più gravi di quanto non lo siano adesso che i lavori sono quasi fermi,
su L’AltraCefalù (http://www.laltracefalu.it/node/1567) nel mio post dal titolo “LA POLITICA DI CEFALÙ,IL PIÙ IRRESPONSABILE DEI SILENZI ED IL BANDOLO DELLA MATASSA”
dopo avere scritto :
“…….......La semplice osservazione, anche distratta, dell’ avanzamento, inesorabile, dei lavori di raddoppio della tratta ferroviaria Fiumetorto-Ogliastrillo sarebbe, o dovrebbe essere, per la Politica di Cefalù, stimolo sufficiente a dibattere le problematiche connesse ai lavori della tratta Ogliastrillo-Castelbuono il cui inizio dovrebbe essere, oramai, imminente.
Ovviamente, se si dovesse rivelare vero l’annuncio, dato al Senato della Repubblica lo scorso mese di gennaio, secondo cui i relativi lavori saranno appaltati entro la fine del 2010.
Sono problematiche di varia natura, estremamente complesse e di non facile soluzione.
Ed, invece, la POLITICA CITTADINA TACE !
Pare proprio che la POLITICA CITTADINA NON OSSERVI !
Pare proprio che quelle problematiche per la politica cittadina non esistano, neanche.
PURTROPPO!
Personalmente, non riesco a darmi pace.
Personalmente, non riesco a capire come sia possibile che, a Cefalù, su problematiche così straordinarie, non vi sia uno solo degli uomini delle Istituzioni che si dia la preoccupazione di rompere il silenzio.
È IL PIU’ GRAVE DEI SILENZI !
È IL PIU’ IRRESPONSABILI DEI SILENZI che la politica cittadina abbia MAI fatto registrare su questioni che abbiano riguardato l’assetto territoriale e urbano di Cefalù...............”
mi ponevo, e ponevo, tra tante altre, due domande :
“Ma è possibile che la politica di Cefalù non osservi quanto stia accadendo negli intorni, e non solo, degli imbocchi delle gallerie che si stanno realizzando a Ogliastrillo e alla “Romana” di Lascari?”
“Ma è possibile che la politica di Cefalù non si renda conto di cosa accadrà nel cuore del centro abitato non appena inizieranno i lavori degli imbocchi delle gallerie che sono previste per i tapis roulants, per le scale mobili e per le uscite di sicurezza della fermata metropolitana ?
Là, nel cuore del centro urbano : di fronte all’attuale stazione, sotto le case di Pietragrossa e sotto quelle di Spinito-Pacenzia.”
Successivamente, il 16 luglio del 2010, dopo che il sindaco Guercio aveva inviato una missiva al Capo del Governo Berlusconi, ai Ministri e agli organi competenti per sollecitare l’appalto dei lavori di raddoppio della tratta ferroviaria Ogliastrillo, ancora su L’AltraCefalù (http://www.laltracefalu.it/node/1868) sotto il titolo "LA MISSIVA DI GUERCIO A BERLUSCONI E LE QUESTIONI IRRISOLTE"
insieme a tante altre domande, me ne ponevo una :
“Forse che la Città si sia mai interrogata e si sia confrontata con “gli organi competenti” sulle modalità con le quali si dovrà fare fronte, per tutta la durata dei lavori, alle ripercussioni e agli inevitabili disagi che interesseranno l’attuale rete viaria, già asfittica, che serve l’intorno di quell’area nella quale il progetto prevede “il cuore” dell’intervento e cioè la fermata metropolitana ? “
Ieri, sabato 23 marzo 2013, nel corso di un tavolo tecnico al quale il Sindaco mi ha invitato a partecipare ed al quale, però, non era presente ITALFER, cioè il più importante degli interlocutori, la Città ha cominciato ad interrogarsi sulle questioni da me sollevate.
Già nel 2010.
QUESTIONI DI IMPATTO AMBIENTALE che, per essere legate alla realizzazione dell’opera, sono, e sarebbero dovute essere, questioni di impatto ambientale dell’opera.
Da prendere nella giusta considerazione.
Non già adesso che i lavori starebbero per iniziare ma, sin da quando l’opera è stata prevista e progettata.
Come è stata progettata :
- con due canne di galleria per i binari e con una canna di sfollamento che, correranno parallele, in direzione E-W,sotto Pietragrossa-Pacenzia-Spinito e saranno collegate da un pettine di collegamenti trasversali anch’essi sotterranei ;
- con una galleria per accedere alle tre canne, ortogonale alle precedenti, lunga 300 metri, con imbocco in corrispondenza del muro lato monte della attuale centrale elettrica;
- con altre due gallerie longitudinali in cui saranno allocate le due scale mobili a sei rampe necessarie per raggiungere, dalla fine della galleria di accesso, le banchine dalle quali sarà possibile salire sui treni;
- con l’uscita della canna di sfollamento sulla via Montessori ad Ovest e quasi a ridosso del complesso ARGI;
- con due grandi “pozzi” profondi oltre 30 mt e dislocati lungo l’asse della via Cirincione in cui saranno allocate le scale per le uscite di emergenza dalle tre canne.
QUESTIONI DI IMPATTO AMBIENTALE DELL’OPERA perché questioni che avranno ripercussioni inimmaginabili.
Sulla qualità della vita a Cefalù.
Sulla economia di Cefalù.
Per tutta la durata dei lavori.
Ripercussioni o impatti cui sarà possibile ovviare, soltanto, nella misura minima, se non pressocchè nulla, nella quale sarà possibile realizzare una bretella viaria che colleghi le vie Pietragrossa e Montessori alla cosiddetta circonvallazione.
Ripercussioni che sarà impossibile evitare.
Anche a riuscire nell’impossibile.
Cioè che il cantiere proceda, soltanto, nella direzione da Fiume Carbone ad Ogliastrillo.
Senza l’impianto di un cantiere ad occidente di Ogliastrillo.
Ripercussioni rispetto alle quali, a mio giudizio, non resta che rassegnarci.
Ad anni di danni.
In termini di vivibilità della Città e del suo territorio.
In termini di economia.
Coraggio però!
Tra una decina d’anni Cefalù avrà la fermata metropolitana.
Come SanRemo.
Tra una decina d’anni, potremo prendere il treno per Punta Raisi.
Ogni quarto d’ora.
Tapis roulants e scale mobili permettendo.
Ovviamente.
Come a SanRemo.
Coraggio, concittadini : tra una decina d’anni ……..
Se Dio ce la manda buona.
Ovviamente.
Saro Di Paola, 24 marzo 2013
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