1 Giugno 2016, 14:16 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Lo scorso 22 aprile, la corrispondenza che, qualche giorno prima, era intercorsa tra l’Assessorato Regionale dell’Energia ed AMAP mi ha fatto scrivere (https://www.qualecefalu.it/node/19138) che Cefalù, dopo avere vissuto, con i Sindaci Vicari e Guercio, gli anni del “marasma contabile”, stava vivendo con il Sindaco Lapunzina, gli anni del marasma idrico.
Ciò perché all’Assessorato, che, senza avere contezza, sia pure minima, della questione di cui si stava occupando (https://www.qualecefalu.it/node/19171), aveva “invitato” AMAP “a valutare l’idoneo rapporto di miscelazione tra acqua della sorgente Presidiana e acqua potabilizzata al fine di fornire ai cittadini la maggiore portata all’interno dei valori massimi di potabilità”,
AMAP aveva risposto asserendo che
“nessuna valutazione avrebbe potuto fare perché come ben noto a partire dall’1 febbraio 2016 non aveva alcun titolo a gestire il servizio idrico Integrato nel Comune di Cefalù.”
Oggi 1 giugno, la corrispondenza, che, ieri 31 maggio 2016, é intercorsa tra il Comune ed AMAP mi fa ritenere inadeguato parlare di marasma idrico e più proprio parlare di follia idrica.
Ciò perché al Comune di Cefalù, che ha “invitato AMAP e Sorgenti Presidiana, ciascuno per quanto di competenza, ad adottare i provvedimenti necessari ed urgenti per l’immediato aumento del quantitativo di acqua potabilizzata immessa in rete, da attestarsi ad almeno 8.500 mc di acqua giornaliera”,
AMAP, dopo avere “ribadito, ancora una volta, che a partire dall’1 febbraio 2016 non ha alcun titolo a gestire il servizio idrico Integrato nel Comune di Cefalù”,
ha risposto che “interventi di qualsivoglia natura non possono che essere rimessi alle dirette valutazioni e determinazioni dello stesso Comune di Cefalù”.
Ciò perché ad analoghi inviti del Comune di Cefalù, Sorgenti Presidiana, ha, già più volte, risposto che sino a quando non le verrà corrisposta, almeno, una parte del credito vantato non è nelle condizioni economiche di aumentare la produzione di acqua potabilizzata da immettere in rete.
Da utenti del servizio idrico di Cefalù non possiamo che auspicare quel “provvedimento contingibile ed urgente di miscelare acqua greggia ed acqua potabilizzata al fine di raggiungere il livello necessario di risorsa necessaria ad evitare sospensioni dell’erogazione” che il Sindaco, ormai da troppo tempo ha promesso o, forse, minacciato.
Tale provvedimento, ovviamente, dopo che Egli avrà revocato l’ordinanza, con la quale, l’11 luglio 2005, il Sindaco Vicari, dichiarò potabile l’acqua distribuita dalla rete idrica di Cefalù.
Egli è il Capo dell’esecutivo di Cefalù e può emettere tale provvedimento.
Assumendosene tutte le responsabilità.
Ovviamente.
Al Sindaco onori ed oneri.
Il tempo degli “inviti” ad AMAP e Sorgenti Presidiana è scaduto.
Abbondantemente.
Saro Di Paola, 1 giugno 2016
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