Raddoppio ferroviario: un’opera di compensazione a costo zero (o quasi)

Quella nella foto che segue

è l’area di cantiere, di cui l’impresa, che sta ultimando i lavori del raddoppio nella tratta Fiumetorto-Ogliastrillo, si serve per mettere a deposito materiali e per parcheggiare automezzi ed attrezzature di lavoro.

È un’area, che l’impresa ha ricavato sulla copertura della galleria artificiale, che, ad Ogliastrillo, chiude il primo lotto del raddoppio

e dalla quale inizia il secondo lotto,

con un’altra galleria artificiale, che allungherà questa già realizzata, sino all’altezza del PalaTricoli, dove i binari imboccheranno le due canne che li faranno sbucare sul Vallone di Marzo.

Nella planimetria che segue

ho evidenziato in celeste la galleria già realizzata ed in rosso la galleria che sarà realizzata con i lavori della seconda tratta.
La galleria in celeste ha l’appendice necessaria per collegare il binario, lato mare, della nuova linea all’attuale binario, sino a quando non sarà stata ultimata la tratta Ogliastrillo-Castelbuono.
La copertura di tali gallerie avrà una superficie non inferiore a 6.000 mq e, per essa, il progetto dei due lotti non prevede destinazioni ed usi necessari all’esercizio della tratta.

Potrebbe il Comune chiedere ad RFI la progettazione e la realizzazione di un parcheggio pubblico su tale superficie, come opera di compensazione?
Un parcheggio a servizio del PalaTricoli, che di posti auto è, notoriamente, carente e che, per lo spostamento a monte della sede della strada statale previsto nel progetto del secondo lotto, vedrà ridotti quelli di cui dispone.
Un parcheggio che potrebbe fungere, anche, da area di interscambio per quanti piuttosto che raggiungere il centro urbano col proprio autoveicolo potrebbero preferire lasciarlo là e salire sul bus navetta, che, proprio, in quel parcheggio potrebbe fare capolinea.
Un parcheggio di cui Cefalù avrebbe bisogno.

Sì!
A mio giudizio.
Ovviamente.
A chiederlo, però, non posso essere io.
Io non ho voci in capitolo.
Io sono, soltanto, un rompiballe.

Saro Di Paola, 21 maggio 2016