La potenza degli impotenti

Ritratto di Angelo Sciortino

18 Maggio 2016, 07:04 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

 

A prima vista può sembrare strano, ma poi ci si convince che anche gli impotenti hanno la loro potenza. Non alludo alla potenza sessuale, ma alla potenza dell'azione, che permette all'uomo di ottenere risultati. Tale potenza dell'azione presuppone, però, l'uso della strategia; implica, cioè, l'attività di pensiero, che solo permette all'uomo di decidere il da farsi non spinto dall'improvvisazione cieca, nata da fatti contingenti e da lui non previsti, ma da un disegno chiaro e razionale. Ciò è vero soprattutto in politica. Proprio nella politica, però, quando mancano tale strategia e tale disegno chiaro, gli impotenti di turno mostrano la potenza che mai manca loro: la potenza della chiacchiera.

È ciò che accade in questi anni a Cefalù. Recentemente ne abbiamo avuto prove clamorose nella questione dei lidi, che da amministrativa e politica si è trasformata in questione giudiziaria.

Mi corre l'obbligo di ricordare che già tre anni fa sottolineai all'attuale Sindaco quanto fosse necessario dotare il nostro Comune di un PUDM, che ci desse lo strumento previsto dalla legge per difendere il nostro litorale, in quel momento offeso dai permessi delle famose terrazze a mare dei locali di via Bordonaro. Egli mi assicurò di avere già dato incarico all'ingegnere Duca di prepararlo, come scrissi, non smentito. Al seguente link può leggersi il dibattito all'interno di questo blog, seguito dall'irresponsabile silenzio del Sindaco: https://www.qualecefalu.it/node/486. Era il 3 agosto 2012, quasi quattro anni fa!

Nei tre anni seguenti sono seguiti almeno altri trenta interventi – e non solo a firma del sottoscritto – sulla questione, ma il Sindaco e tutta l'Amministrazione hanno continuato a tacere. Ci sono state anche interrogazioni di consiglieri comunali di Controvento e di NCD, ma tutto non è stato sufficiente a rompere il silenzio. Finalmente, circa un anno fa e dopo la nomina di un commissario, è stato dato incarico di progettare il PUDM all'architetto catanese Giuseppe Pulvirenti. Tutto risolto, quindi, anche se in ritardo? Assolutamente no. No, perché egli a un anno di distanza non ha disegnato una sola linea sulla mappa del litorale. Perché? Forse per pigrizia? O per incapacità professionale? Nulla di tutto questo! Professionalmente ha dimostrato la sua preparazione in alcuni PUDM di comuni costieri della Sicilia orientale, dimostrandosi anche alacre e non pigro. Allora?

Allora, tutto è presto detto: dopo la firma di un disciplinare, al quale furono apportate alcune correzioni, senza le quali esso era inaccettabile da parte di qualsiasi professionista serio, egli fu lasciato privo di quella documentazione indispensabile per procedere nel suo lavoro. Non gli fu indicato un atto d'indirizzo da parte dell'Amministrazione né gli fu fornito il numero e il tipo di concessioni già rilasciate dall'Assessorato al Territorio e al Demanio. Quella informazione, che il Sindaco ha chiesto recentemente all'Assessore al Demanio, ma soltanto un anno dopo la nomina del tecnico, al quale avrebbe dovuto fornirla contemporaneamente all'incarico!

Se questa non è assenza di pensiero strategico, allora anche le rane di Galvani ne hanno uno anche dopo morte; se questa non è pure incapacità ad amministrare, allora anche il cieco che investe in un quadro, è un buon amministratore. Siccome, però, non è così per le rane di Galvani né per il povero cieco, non possiamo che concludere che forse siamo di fronte alla potenza degli impotenti, armati soltanto di chiacchiere e, ma ancora per poco, di distintivo tricolore.