Le conseguenze della sciatta arroganza!

Ritratto di Angelo Sciortino

3 Maggio 2016, 15:06 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Diceva Abramo Lincoln che "Quasi tutte le persone sanno resistere alle avversità: dunque, se vuoi davvero testare il carattere di un uomo, dagli il potere".

Quanto accaduto in queste ore a Cefalù con l'operazione di Polizia “spiagge libere” (https://www.qualecefalu.it/node/19184) ne è una testimonianza inconfutabile. Eh sì, perché tutte le persone coinvolte gestivano un loro potere. Non lo gestivano, però, con il carattere di coloro che sanno che di esso devono servirsi per rendere un servizio alla comunità, ma con il carattere proprio dell'arrogante, che pensa soltanto ai propri interessi. L'operazione di Polizia ci ha aperto gli occhi e al commissario Manfredi Borsellino va il nostro plauso. La sua insistenza nell'indagare ha dato alla fine i risultati.

È chiusa la vicenda, quindi? Non credo proprio! Certamente non è chiusa nel suo aspetto giudiziario, visto che le indagini continuano; non è chiusa, però, neppure per l'aspetto politico. Sotto questo aspetto dobbiamo porci alcune domande, tutte riguardanti le azioni o non azioni di questa Amministrazione, e poi dobbiamo cercare le risposte. In tutto ciò non potranno aiutarci il commissario Borsellino e gli inquirenti, ma la nostra coscienza e la nostra intelligenza. Se non lo faremo, il rischio sarà quello di dover assistere al ritorno dell'arroganza al potere e, quindi, a una sconfitta della lotta per la legalità.

In questo momento in tutta Italia la stampa cartacea e televisiva riferisce di questa vicenda. Cefalù non ci fa una bella figura, anzi! Rischiamo di essere indicati a tutti i tour operator come inaffidabili. Forse il Sindaco e la Giunta presenteranno querele, accusando la stampa di denigrare l'immagine di Cefalù, ma non per questo potranno nascondere le loro responsabilità. E qui sorge la prima domanda: siamo sicuri che i burocrati regionali coinvolti e gli imprenditori cefalutani avrebbero potuto “far comunella”, se l'Amministrazione fosse stata dotata del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM)? Questo PUDM avrebbe reso obbligatorio e vincolante il parere dell'Amministrazione, limitando il potere dei burocrati regionali e la finta imprenditorialità dei raccomandati. Eppure è stato nominato un Commissario da parte della Regione e l'Amministrazione ha dato incarico a un tecnico di redigerlo, non fornendogli però la documentazione necessaria per studiarlo!

Una seconda domanda è d'obbligo e nasce dalle dichiarazioni del Sindaco a proposito dei tavoli sequestrati ai gestori di locali sul Lungomare, ma anche a proposito del rinnovo delle concessioni dei lidi e della conseguente diatriba fra Assessorato ai Beni Culturali (Sovrintendenza) e quello del Territorio e del Demanio Marittimo. In una riunione indetta dalla Confcommercio insieme alla stessa Amministrazione e all'Associazione dei gestori dei lidi, si è discusso degli ostacoli frapposti dalla Sovrintendenza al rinnovo delle concessioni fino al 2020.

Non posso che ripetere anche qui la stessa domanda posta in quella occasione (https://www.qualecefalu.it/node/19110): “perché mai nessuno fa le dovute pressioni sul Governo regionale, per chiedere che venga rispettato quanto previsto dal Decreto 42/04, promuovendo la creazione di una commissione locale per il paesaggio.”?

Il commissario Manfredi Borsellino potrà continuare e approfondire le sue indagini e i magistrati potranno, a loro volta, rinviare a giudizio i responsabili di reati, ma questi, dopo una momentanea sospensione, riprenderanno con la consueta arroganza, se non si va alla cura radicale della trasparenza; alla creazione di forme di controllo dei cittadini sulle questioni, che riguardano il loro territorio, casa loro. Soprattutto, se chi amministra la smetterà di agitarsi e finalmente comincerà ad agire; se metterà da parte ogni arroganza e ascolterà le critiche e i suggerimenti.