Lidi, NCD: il provvedimento regionale è decisivo ma occorre rimuovere tutti i “lacci e lacciuoli”

Ritratto di Nuovo Centro Destra Cefalù

30 Aprile 2016, 17:26 - Nuovo Centro De...   [suoi interventi e commenti]

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Come già anticipato dal nostro precedente comunicato di ieri sera, finalmente si è siglato il provvedimento regionale congiunto tra l'Assessorato Regionale Beni culturali e l'Assessorato Territorio e Ambiente. Il Provvedimento pone un passo decisivo alla risoluzione dell'annosa questione dei lidi e di tutte quelle attività connesse complementari e collaterali all'attività di balneazione.

Un Passo decisivo per il quale si ringraziano tutti i funzionari e i due assessori Regionali, Vermiglio e Croce (noi per stile ringraziamo entrambi). 

Tuttavia, nonostante il buon risultato raggiunto, ciò non farà arretrare il nostro gruppo fino a quando non constateremo che le attività imprenditoriali del settore, aventi tutti i requisiti di legge, non torneranno ad essere attive. 

Detto ciò occorre ricordare che, il progetto politico di NCD-Area Popolare, va oltre la problematica affrontata, ma prevede che siano rimossi tutti i lacci e i lacciuoli o le vischiosità inconsistenti e formali, che impediscono la libertà imprenditoriale di svolgere quel sacrosanto ruolo sociale che spetta a chi vuole con coraggio e tenacia tentare un investimento sano a Cefalù come nel resto dell'Isola.

Tutelare ciò che è riconosciuto dalla società, e non soltanto da sotto-Enti ed Enti, un valore intangibile e, contemporaneamente, tutelare la libertà d'impresa, lo sviluppo, il lavoro.

Riteniamo, infatti, che bisogna sì rispettare le leggi, ma occorre garantire chiarezza e certezza normativa. 

Per una burocrazia complessa, non può mortificarsi soprattutto l'iniziativa giovanile, scoraggiandola con i formalismi arbitrari e con procedimenti lunghi e controversi.

Contestualmente, il compito della politica locale è di fare in modo che grazie all'attuazione di quegli strumenti indicati dal legislatore, il Comune di Cefalù possa tornare ad avere sovranità sul proprio  territorio.

                                                                         Marco Larosa
                                                                        Mauro Scialabba
                                                                        Giovanni Cassata