Un sindaco acrobata

Ritratto di Angelo Sciortino

6 Aprile 2016, 22:23 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Lo sanno anche i bambini, che si attengono alla regola principale per mantenersi in equilibrio: controbilanciare il proprio peso come fa un equilibrista sul filo. Anche il politico è un acrobata: si mantiene in equilibrio dicendo l'opposto di quel che fa.

Lo fa, per esempio, quando cerca di restare in equilibrio contro le accuse di rubare, seguendo il detto di Diogene Laerzio: “I grandi ladri mettono in prigione i piccoli.” In questo modo fa credere o che egli rispetta e fa applicare la Legge o che in fondo è il rappresentante di tanti piccoli ladri.

Lo fa anche in tanti altri casi meno clamorosi del furto e di altre illegalità. Lo fa promettendo oltre le sue capacità e sapendo che non ci sono le condizioni perché  mantenga quel che promette, per cui finisce con l'essere costretto a fare l'opposto di quello che dice o che ha detto. È costretto, in breve, a fare l'acrobata.

Il caso non è raro e si ripete spesso a ogni livello istituzionale: nello Stato, nelle Regioni e nello stesso Comune. Qui, chiaramente, è tutto più difficile, perché nei comuni le azioni del politico potrebbero essere controllate dall'intera popolazione di cittadini. Potrebbero, ma sempre più spesso tale controllo viene eluso non soltanto con il clientelismo, di sicuro successo con cittadini meno dignitosi, ma anche con il richiamarsi a regole sovra-comunali, che impediscono al politico di mantenere fede alle sue promesse.

Così accade in questo momento a Cefalù nel caso del servizio idrico, che l'attuale Sindaco in campagna elettorale diceva di volerlo pubblico e del Comune. Egli dice, infatti, che a impedirgli questo riappropriarsi del servizio è una legge sovra-comunale. Non è esattamente così, come dimostrano decine di Comuni dell'Isola, ma egli e solo egli sembra essere l'unico interprete della norma giuridica, per cui ai cittadini non resta che subire la lettura di strane lettere e note a tutte le Autorità politiche esistenti e a quella società AMAP, che si è trovata invischiata nella vicenda.

Tutto ciò perché egli è il Sindaco, colui che ha il potere di amministrare e governare. Non tiene conto, purtroppo, che la vera arte del governo consiste nel non governare troppo. Persino nella posa dei vasi di abbellimento della borgata di Sant'Ambrogio.

Chiediamoci soltanto se con tale onnipresenza sarebbe stata costruita la Cattedrale e se un uomo come il Mandralisca avrebbe potuto creare il suo omonimo Museo!