Servizio Idrico Integrato: Cefalù sempre più sola e sempre più in difficoltà

Ritratto di Saro Di Paola

1 Aprile 2016, 07:47 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Ieri 31 marzo 2016, il Sindaco di Cefalù ha indirizzato un’altra lettera al Commissario Straordinario dell’AATO1 di Palermo e per conoscenza a tutti gli Enti coinvolti nella gestione del S.I.I., oltre che alla Prefettura ed alla Procura della Repubblica di Palermo.

L’oggetto ed il contenuto della lettera lasciano intendere, esplicitamente, che AATO1 di Palermo ha avanzato ad ENEL la richiesta di disdetta dei contratti di fornitura della energia elettrica, che alimenta gli impianti (sollevamento, potabilizzazione e depurazione) afferenti al Servizio Idrico Integrato nel nostro Comune.
La disdetta dei contratti, come precisato dal Sindaco, “determinerebbe l’immediata sospensione dell’erogazione dell’acqua del pubblico acquedotto, oltre che il fermo degli impianti di depurazione delle acque reflue” di cui, però, paradossalmente, con i rubinetti a secco, Cefalù non avrebbe, più, bisogno.

La lettera sarebbe stata ineccepibile, se il Sindaco non l’avesse conclusa come l’ha conclusa:
Qualora l’AATO 1, che, a suo tempo, ha ceduto il servizio ad AMAP ritenga di non potere mantenere la titolarità dei contratti, deve adottare ogni adempimento affinché gli stessi siano intestati al gestore pro tempore del SII
Una conclusione, nella quale il Sindaco di Cefalù ha impartito un ordine al Commissario straordinario di un altro ente.

Una conclusione che ci riporta indietro allo scorso 24 febbraio, quando il Sindaco di Cefalù per “denunciare l’illegittimo, contraddittorio ed irragionevole comportamento di AMAP SPA”, che, il giorno prima, Gli aveva “improvvisamente ed inaspettatamente comunicato che, a far data dall’1 marzo 2016, avrebbe cessato la gestione provvisoria del servizio nel nostro Comune”, scrisse un’altra lettera (https://www.qualecefalu.it/node/18846), che concluse così:
qualora il disimpegno dell’AMAP fosse confermato, la stessa Società sarà onerata della riconsegna delle reti degli impianti al commissario straordinario e liquidatore della soppresse Autorità d’ambito”.

Due conclusioni, sostanzialmente uguali, per una sola domanda:
può il Capo di un’Amministrazione impartire un ordine al Capo di un’altra Amministrazione?
Secondo me, no: NON PUO’!

E se non può, non è che con l’ordine impartito il Sindaco sia riuscito ad indisporre l’interlocutore di turno sino ad ottenere il risultato opposto a quello che, con l’ordine, avrebbe voluto conseguire?
Secondo me, sì!
Purtroppo.
Per Cefalù!
Per tutti noi!

Di seguito la lettera del 24 febbraio scorso.

Saro Di Paola, 31 marzo 2016

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